Laurea in casalinga

casalinga

Mi sono ritrovata più volte davanti a persone e ad articoli che banalizzavano, attraverso strampalate teorie, l’alta disoccupazione giovanile. Ammetto che di alcuni articoli non ho letto neanche la fine. Secondo questi «saggi», i giovani di oggi amano poltrire, non hanno nessun sogno da realizzare se non quello di essere dipendenti dai genitori, crearsi una famiglia o andare a vivere da soli sono cose ormai fuori moda. Mi sento in dovere di esternare il mio dissenso. Non voglio generalizzare e assicurare che tutti i ragazzi siano come me, ma solo ricordare che non siamo tutti «choosy», «bamboccioni» o «modesti, privi di ambizione, pigri e viziati».
Io non ho la licenza media, neanche un diploma. Ho una laurea triennale con il massimo dei voti ed ho l’abilitazione alla professione. Il mio corso inizialmente era solo un diploma, trasformato poi in corso di laurea per motivi a me ancora sconosciuti. Inoltre non ho un albo a cui potermi iscrivere e alcune nuove leggi mi impediscono di fare dei lavori che prima altre persone con il diploma potevano fare (e che fanno ancora grazie ad un permesso legislativo). Nessuno conosce la mia professione e il programma di corso. Qual è la conseguenza? Sto cercando attivamente da mesi un lavoro, ho mandato più di 100 candidature, ho investito un sacco di soldi per raccomandate e viaggi, ma sono ancora qui a girarmi i pollici.
Alcune aziende mi dicono che non cercano, altre che sono troppo giovane, altre ancora che non ho esperienza, per altri lavori sono troppo qualificata o il mio titolo di studio non vale perché non sanno di cosa si tratta, oppure «eh, ma se il tuo sogno non è quello di creare cotton fioc per pulire astronavi, allora non vai bene».
Sono ancora io quella svogliata che non sta facendo nulla per cercarsi un lavoro?
Io sogno di trovarlo, di racimolare qualcosa per un misero monolocale e iniziare ad essere indipendente. Sogno troppo? Sono forse un’idealista che ha perso contatto con la realtà?
I giovani di oggi non sono svogliati e senza ambizioni. Semplicemente non hanno più sogni perché qualcun altro ha pensato di distruggerli. Chi ha il carattere più forte e le conoscenze giuste riesce a cavarsela, gli altri no. Ci dicono che dobbiamo anche adattarci visto che ci lamentiamo tanto. Ebbene, se non trovo altro, farò l’animatrice dei villaggi turistici. Peccato però che potevo farlo anche a 18 anni senza spendere migliaia di euro per l’università.
Ora però devo andare: mi è arrivata oggi l’assicurazione per le casalinghe da pagare. Giusto per essere presa in giro ancora un po’.