Nudismo: pure le foto dei bimbi online

Azzurra DB - Riproduzione riservata
Azzurra DB – Riproduzione riservata

Ci è stato di recente segnalato un sito di naturisti, a cui non intendiamo fare pubblicità, abbastanza sconcertante. Le pagine di questo sito illustrano la filosofia di vita naturista e sono ricche di foto scattate in luoghi dove la si può praticare ma la stragrande maggioranza di queste immagini riguardano bambini: minori di tutte le età, naturalmente nudi, ritratti durante le normali attività ludiche che si praticano in club e villaggi per naturisti. Nel sito viene sottolineato più volte che tutto quanto pubblicato è assolutamente legale e, in effetti, così è. Le immagini non sono oscene, né sessualmente esplicite – condizioni necessarie perché scatti il reato di pornografia minorile – ma, nonostante questo, non ci si può non chiedere se i protagonisti davvero condividerebbero – nel caso in cui venissero consultati – la scelta, presa certamente dai genitori, di vedere esposto il proprio corpo nudo in questo modo agli sguardi di tutti. Sorge a questo punto una perplessità: se un adulto pratica il naturismo e acconsente alla pubblicazione delle proprie foto online, perché coinvolgere i figli minori, quale il vantaggio per la causa? Non è dato sapere.
Resta il fatto che questo materiale, e non sarebbe la prima volta, potrebbe essere scaricato ed utilizzato in modo improprio o addirittura finire in siti frequentati da pedofili. E, paradossalmente, questo potrebbe succedere grazie ad un genitore ha autorizzato la diffusione di immagini del proprio bambino nudo. È eticamente giusto tutto questo? Non si potrebbe configurare un danno dell’onore e della reputazione del minore? Non potrebbero in futuro questi bimbi, una volta diventati maggiorenni, rivalersi sui propri genitori per aver adempiuto in modo sconsiderato al proprio ruolo? Fino a che punto un genitore può spingersi nel rappresentare gli interessi di un figlio? Questioni davvero delicate, rispetto alle quali forse il buon senso non basta e che sollevano molte domande. Forse andrebbero posti dei limiti, forse in alcuni casi ci vorrebbe il parere del giudice tutelare.