A cura di Antonino Raspanti – Diritto, giustizia, legalità

Diritto, giustizia, legalità
Aa.Vv. – A cura di Antonino Raspanti
Donzelli Editore – 2014 – 17 euro

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Di Tito Borsa
François Terré, Rémi Brague, Alessandra Dino, Giusto Sciacchitano, Giuseppe Pignatone e Michele Prestipino per un libro, citando la presentazione del curatore Antonino Raspanti, «sul tema della giustizia, del diritto e della legalità nel loro interagire con le fedi religiose, passando per le inevitabili implicanze della morale». Raspanti, vescovo di Acireale (Catania), è membro del Comitato scientifico dell’associazione «Cortile dei gentili»: organismo che vuole essere uno spazio ideale di incontro e confronto fra varie personalità di spicco della cultura laica e di quella cattolica. E così si parla di criminalità organizzata, di migrazione, di globalizzazione in un clima di grande dialogo fra laicità e cattolicesimo, realtà che spesso paiono a tenuta stagna, senza possibilità alcuna di comunicazione.
Sono settantacinque pagine di riflessioni molto pregnanti e a tratti impegnative che però hanno il potere di non lasciare a mani vuote il lettore: non condivideremo forse alcune fra le idee e le posizioni proposte, però non si potrà non farsi delle domande dopo aver letto
Diritto, giustizia, legalità: citiamo parte del saggio di Rémi Brague, professore emerito di Filosofia medievale e araba alla Sorbona di Parigi, in risposta alle affermazioni di François Terré, suo illustre collega appartenente ad un altro ateneo parigino: «Viviamo tutti in una teocrazia e non possiamo vivere che sotto questo regime. Non occorre cercare così lontano la teocrazia: la coscienza è la voce di Dio in noi. Ascoltarla significa promuovere l’avvento del regno di Dio in una parte del mondo che non è molto grande, ma che ha il vantaggio di dipendere proprio da noi stessi». Parole più o meno condivisibili che però invitano il lettore ad una riflessione molto interessante, idem
per gran parte della raccolta.
VOTO baldissarti