Dopo 3 anni e mezzo me ne vado dalla Voce, grazie a tutti

Sono trascorsi poco meno di tre anni e mezzo ma, per quanto mi riguarda, si tratta di una vita intera, o quasi. Negli ultimi anni le mie giornate sono gravitate intorno a questo blog, la mia esistenza – esageriamo, dai – è stata indissolubilmente legata alla Voce. Per questo motivo, anche a costo di apparire un sentimentale, lascio il posto di direttore non senza una buona dose di tristezza e di malinconia. Fortunatamente a compensare questo ci sono delle solide certezze: 1. le mie sono state delle dimissioni volontarie, pensate e consapevoli; 2. ho lasciato perché ho intenzione di dedicarmi anima e corpo ad altri progetti nel prossimo futuro; 3. sono sicuro che Gerarda Monaco riuscirà a mantenere, se non ad aumentare, la qualità di questo blog.
Ho conosciuto Gerarda un anno fa, giorno più giorno meno, e devo confessarvi che all’inizio il nostro è stato un rapporto alquanto burrascoso. Ci sono voluti mesi, e una buona dose di discussioni a volte non troppo civili, per capirci e a me per capirla e iniziare ad apprezzare il suo lavoro. Da allora Gerarda non ha mai smesso di stupirmi positivamente, tant’è che quando mi sono chiesto chi avrebbe preso il mio posto il suo nome è stata la risposta più naturale.
So che continuerà a dirigere questo blog con lo stesso spirito con cui io l’ho fondato e con la stessa libertà con cui abbiamo espresso le nostre opinioni in più di 2300 articoli in 3 anni e mezzo. Se non lo facesse, avrebbe la redazione a ricordarle la responsabilità verso i nostri lettori che le dà il ruolo che da oggi ricopre.
Continuerò a leggere la Voce, come si continua a frequentare un figlio che ormai però è uscito di casa e sa camminare con le proprie gambe. Ringrazio tutti i nostri collaboratori, attuali e passati, per la pazienza che hanno avuto e per la fatica e la determinazione che hanno speso per la Voce. Senza di loro non saremmo andati da nessuna parte.
In bocca al lupo a Gerarda e ai miei (ex) collaboratori: ora avete una nuova guida, forse meno rompicoglioni di me, ma molto più attenta. Continuate a impegnarvi affinché questa piccola isola felice di libertà possa sopravvivere nonostante le mille difficoltà che ha una realtà no profit. Mi congedo così dai miei lettori, che tanto mi hanno dato in questi anni, e che spero di ritrovare presto altrove.
Amici della redazione e amici lettori, vi voglio bene