Storia di un serial killer: il Dottor Henry Howards Holmes

Era il 7 Maggio 1896, quando venne condannato a morte il Dottor Henry Howards Holmes, colpevole di aver ucciso nove persone. Facciamo un passo indietro. In seguito alla sua laurea in medicina, il Dottor Holmes, riuscì a farsi assumere a Chicago come aiutante di una signora anziana, chiamata Elisabette, in una farmacia, con la scusa di poter riuscire a curare le malattie del marito di lei. Dopo la morte inspiegabile del marito, la signora pensò di affittare il negozio a Holmes e successivamente scomparve anche lei.
Dopo aver guadagnato una determinata somma di denaro Holmes grazie alla sua mansione nella farmacia, decise di comprare un lotto di terreno davanti alla stessa con l’intenzione di crearci un albergo in vista della fiera mondiale colombiana del 1893.

L’albergo, costituito da tre piani, era letteralmente un labirinto, tra porte che si aprivano su muri, stanze senza finestre, botole e scale cieche. Questo enorme edificio, che ricopriva un’area di un isolato, era chiamato «Castello» da quanto era grande. Poteva definirsi come il laboratorio in cui il Dr. Holmes praticava i suoi omicidi e le sue torture. Grazie al fatto che i costruttori dell’edificio venivano licenziati dopo un periodo di tempo, solo lui era a conoscenza delle piante dei vari piani e di conseguenza controllava tutto ciò che accadeva.
Praticamente ogni luogo di quell’edificio, oltre a disorientare il visitarore, rappresentava un determinato modo con il quale costui poteva morire. Ad esempio, stanze trasformate in camere a gas, botole che portavano a locali ciechi in cui persone morivano di fame e sete, stanze trasformate in sale da impiccagione. Tutto questo per soddisfare la sua voglia di vivisezionare un cadavere umano, oppure farne esperimenti, venderli alle università ricavandone profitti o scioglierli nell’acido.
Per evitare che si sentissero le urla delle persone le pareti furono insonorizzate, anche rivestite da amianto, buon isolante anche se nocivo. L’isolamento in amianto fungeva più precisamente da isolante al fuoco, difatti, il Dr Holmes, oltre a gasare le persone, tendeva anche a dare fuoco per carbonizzarle. Nel «Castello» era presente anche un camera crematoria per disfarsi dei cadaveri che non riutilizzava o non vendeva.

Nel giro di due anni furono alcune migliaia i clienti a visitare il «Castello» e solo alcuni di essi ne uscirono vivi. Molte furono le persone scomparse a Chicago dal 1892 al 1894, tra cui donne, uomini, bambini, giovani, amanti. Le autorità presupponevano che il Dr Holmes fosse responsabile di circa 200 morti avvenute dentro o fuori il «Castello», ma ne accertarono solo nove e solo per queste fu condannato a morte il 7 Maggio 1896, impiccato come alcune delle sue vittime, soffocato come coloro che morirono nelle sue stanze.