La lettera: Tito Borsa è contro i turisti in Liguria

Lei è uno schifoso. Scrive che i turisti non si meritano le sacrosante ferie in Liguria ma intanto lei, che è un privilegiato oltre che un radical chic, se ne sta in spiaggia a vedere e a sputtanare turisti e migranti. Si vergogni! Potessi permettermi le ferie, lo farei anche io. Ma almeno non faccio il moralizzatore da due soldi su internet.

Andrea


Caro Andrea,
immagino che lei si riferisca al mio articolo pubblicato ieri sul blog Sostenitore del Fatto Quotidiano. Fortunatamente i suoi simili, che non hanno letto quello che ho scritto ma hanno solo guardato le figure, sono numerosi ma non troppo. Al di là del fatto che lei delle mie ferie non sa assolutamente nulla e, soprattutto, non le è richiesto sapere nulla, non vedo una risposta argomentata all’articolo, bensì solo insulti e frasi fatte.
Non me ne importa nulla di essere o meno un privilegiato a farmi una (meritata) vacanza in Riviera dei Fiori, sono felice di essere in ferie ma l’articolo riguardava ben altro. Si trattava, cerco di spiegarglielo con parole semplici, di una nuda constatazione del contrasto fra la pace delle spiagge e la tensione che si respira al confine. E a questo ho aggiunto un piccolo commento su un’Europa che ha fallito. Non mi si venga a dire che le frontiere sono aperte per i cittadini europei, mentre giustamente per i clandestini sono chiuse perché non è vero: chiunque oggi cerchi di entrare in Francia dal confine sull’Aurelia verrà fermato e le forze dell’ordine francesi gli perquisiranno la macchina. Non vedo grandi differenze rispetto a una frontiera canonica. Certo, io e lei possiamo andare e venire come e quando vogliamo, però c’è una differenza fra questa situazione e quella che si respirava prima. I militari austriaci sul Brennero ne sono la conferma.
Tutto qui. Ho scritto articoli ben più forti e polemici di questo, che è solo un ritratto di una situazione basato su dati di fatto. Per il resto, la pensi come vuole, ma qui non c’è spazio per elucubrazioni fantascientifiche perché si parla di fatti. La sua opinione sull’immigrazione non mi interessa. Quando la inviteranno a un forum sul tema, le consiglio solo di non esordire con «Lei è uno schifoso» perché le discussioni civili sono un’altra cosa e potrebbero sbatterla fuori.