Il ruolo del volontariato nella prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili

I dati sulla diffusione dell’hiv in Italia mostrano, negli ultimi anni, una stabilità del numero di nuovi casi di infezione, e in sostanza la persistenza di uno «zoccolo duro» oltre il quale non si riesce a scendere. Le tradizionali metodologie di prevenzione (informazione attraverso campagne mirate e uso di condom) evidentemente non riescono a raggiungere quello specifico target.

Per questa ragione, si realizzano diverse iniziative che hanno l’obiettivo di portare la prevenzione anche fuori dagli ospedali, per raggiungere quella fetta di popolazione che, per diverse ragioni, ha maggiori difficoltà ad usufruire dei tradizionali circuiti sanitari.

Dal febbario 2017 a Palermo è attivo un progetto, denominato PrevenGo, sul tema delle IST (Infezioni Sessualmente Trasmissibili), finanziato da Fondazione Con il Sud e promosso da Arcigay Palermo, con la partecipazione di numerosi partners istituzionali e non.

Per saperne di più, abbiamo raggiunto Ana Maria Vasile, presidente di Arcigay Palermo, e Marco Ghezzi, vicepresidente e responsabile salute dello stesso comitato.

Ana, raccontaci come è nato PrevenGo.

Questo progetto è nato dall’idea che la salute non deve avere nessun confine. Il progetto è rivolto a tutte e tutti e non solo alla comunità lgbtqi+. Grazie a un team di medici, operatori e volontari cerchiamo di coprire più possibile le tre provincie che abbiamo come target nel progetto: Palermo, Trapani e Agrigento. Il progetto ha come principale obiettivo l’inserimento nel mondo del volontariato al sud di 250 persone formate nel campo della prevenzione. All’interno del progetto abbiamo aperto 4 sportelli di informazione/ascolto, uno preso la nostra sede e altri tre all’interno delle aulette dei partner universitari: Uniattiva, Udu e Sism. Sempre grazie al progetto abbiamo acquistato un ambulatorio mobile medico con cui andiamo in giro nei territori delle tre provincie. Cerchiamo di essere presenti nei momenti di maggiore aggregazione popolare, quali feste di paese, sagre, manifestazioni di diverso tipo, ma anche in zone di divertimento (discoteche, pub, spiagge), zone di battuage e prostituzione, per poter raggiungere il più ampio numero di persone. In questi mesi siamo andati anche in molte scuole, ed abbiamo intercettato la popolazione dei migranti recandoci presso CAS (Centri di accoglienza straordinaria) e SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), cercando di diffondere una cultura di prevenzione inclusiva e consapevole.  Facciamo test gratuiti, rapidi e anonimi per hiv, hcv e sifilide.

Marco, quail sono i partners di PrevenGo e come si svolge in dettaglio l’azione del progetto?

PrevenGo – “La prevenzione viene da te” è un progetto voluto da Arcigay Palermo e finanziato da Fondazione Con il Sud che vede la collaborazione di numerosi e preziosissimi partners; Ospedale ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo, NPS Sez. Sicilia (Network Persone Sieropositive), Anlaids Palermo sez. Felicia Impastato, UniAttiva, UDU Palermo, SISM Palermo (Segretariato Italiano Studenti Medicina) e con il Patrocinio del Comune di Palermo, Università degli Studi di Palermo e ERSU Palermo.

Questo progetto affronta il tema della prevenzione, della sensibilizzazione e dell’informazione sulle Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST) on the road e su ampia scala, coprendo la Sicilia occidentale, le province di Palermo, Trapani e Agrigento, offrendo allo stesso momento ascolto e diagnosi precoce (Test rapido). Infatti, uno degli obiettivi del progetto è quello di offrire la possibilità di effettuare 3000 test capillari COMBO a risposta rapida per HIV, HCV e Sifilide, grazie all’ausilio di un ambulatorio mobile allestito appositamente per il progetto. Si tratta untest di ultima generazione, che con poche gocce di sangue prelevate da un dito offre un risultato in pochi minuti. inoltre, grazie a questo progetto è stato possibile aprire quattro sportelli di ascolto, informazione e accoglienza (uno presso la sede di Arcigay Palermo e tre presso i locali delle associazioni studentesche universitarie dislocate nel territorio dell’Ateneo cittadino).

È necessario dire che la forza motrice del progetto PrevenGo sono le volontarie e i volontari. Infatti un altro obiettivo è quello di formare sul tema delle IST e della prevenzione 250 volontari/e. Questo progetto nasce dall’esperienza maturata in tre anni di attività nell’ambito della prevenzione a partire dalla partecipazione al progetto ProTest di Arcigay. C’è bisogno di informazione sulle IST (Infezioni Sessualmente Trasmissibili), informazione che sia trasversale e orizzontale, di sconfiggere pregiudizi e stigma, e abbattere qualsiasi muro che separa le persone dalle strutture sanitarie pubbliche.

Con questo progetto abbiamo puntato sul tema della prevenzione per parlare di diseguaglianze, discriminazione, sfruttamento alla prostituzione e (in)accessibilità a servizi fondamentali e diritti inalienabili che spesso, troppo spesso, diamo per scontati e garantiti a tutti e a tutte, come quello della salute.

L’idea è quella di portare l’ informazione, la prevenzione e la possibilità di effettuare test rapidi HIV, Sifilide e Epatite C ove ce ne sia bisogno, cioè ovunque. Perché di sessualità consapevole occorre parlare nelle piazze e nei luoghi ad alto rischio di marginalizzazione sociale, marginalità che può colpire chiunque, indipendentemente da genere, orientamento sessuale, nazionalità o condizione sociale.