Turismo: ecco cosa scelgono gli italiani in vacanza per l’Italia

L’Enit aveva rilasciato il bollettino di fine giugno, in cui disegnava una stagione turistica nostrana all’insegna dello svago, della famiglia e della coppia.

Oggi si è compreso che non si vuole rinunciare alla vacanza (circa il 47,5 % degli italiani secondo Enit andrà o è stato in vacanza), tuttavia cambiano modo, fine e senso della stessa. Questo, secondo le ultime tendenze modificate anche dal fattore Covid.

Quelli che erano una volta i percorsi vacanzieri del turista straniero che si voleva immergere nelle località di provincia ed incontrare i produttori del territorio oggi diventano una delle prime scelte fra noi italiani.
Partiamo col dire che tra le top 10 rimangono in gran parte come destinazione preferita le zone di mare e di sole (Puglia 12,4 % e Sicilia 11% di scelta tra gli italiani in viaggio ), ma nella classifica delle zone italiane più scelte spiccano anche località che più si adattano a quanto scritto sopra (Toscana 10,6% – Trentino Alto Adige 7,2% ) fino al Veneto (5,1%).

Questi dati mettono in risalto una nuova concezione del turismo italiano, in crescita anche tra i giovani, che vogliono sempre più provare esperienze di turismo attivo e non solo di relax ma piuttosto minimale e sempre più ecocompatibile.

Ecco che allora spuntato le iurte in spazi come le Langhe, Patrimonio UNESCO, nel cuore vitivinicolo del Piemonte, in cui staccare e disintossicarsi dai social e da tutto ciò che è tecnologico.
Oppure i viaggi culinari, veri e propri road trip in crescita anche grazie alle experience di Air Bnb, che permettono di vivere a pieno la cucina del luogo vacanziero, con corsi immersi nelle realtà rurali e non solo.
La cosa che più lascia perplessi (ma non così tanto) è la tendenza 2020 di evitare i luoghi affollati, quindi le maggiori città di richiamo turistico a favore di luoghi rurali, colline e borghi in cui fare esperienze immersive e a contatto con la natura.

Oggi ci si rende conto quindi di come questi luoghi, di cui l’Italia è piena, siano la perfetta alternativa agli eventi di massa, poiché oltre ad essere visti sotto una luce di maggior sicurezza e respiro, vengono annoverati per la visione green che impongono, sostenuti da economie circolari, che spingono i viaggiatori ad essere di minor impatto per l’ambiente.

Insomma, l’Italia viene finalmente riscoperta dagli italiani, anche se per soggiorni brevi, ma questa può essere l’occasione per riscoprire e reinventare i nostri luoghi di villeggiatura, da molto tempo in crescita specie dopo il 2019, anche se trainati in maggioranza dagli stranieri.
Sulla scia di quest’ultima constatazione c’è tuttavia una ricrescita sul fronte straniero anche se incerta, va detto, che però porta una timida speranza per gli operatori turistici, i quali vedono finalmente fermarsi le cancellazioni e arrivare stranieri (+ 43% dati Enit), ma che comunque faranno registrare un – 55 % a fine anno sulle presenze.

È chiaro quindi che se anche il turismo straniero non tornerà ai livelli boom che nei prossimi tre anni, sarà decisivo questo tempo nelle scelte di chi viaggia e di chi offre servizi, per poter cambiare e tenere il passo con nuove scelte e innovative proposte.