Una guerra e l’amore tra Ernest Hemingway e Agnes

Probabilmente lascia lo spazio che trova questa storia, tra mille altre storie, in questo mondo non sempre puro.
È il 6 Aprile 1917, quando gli Stati Uniti d’America dichiarano guerra alla Germania e all’Austria. Cominciarono i reclutamenti, e molti furono i ragazzi, anche studenti, che si arruolarono come volontari per andare a combattere in Europa. Tra questi ragazzi c’era anche il futuro premio nobel per la letteratura, Ernest Hemingway.
Allora ebbe solo 19 anni e fece domanda per combattere con il Corpo di Spedizione statunitense, ma a causa di un difetto all’occhio fu arruolato come autista di ambulanza della Croce Rossa Americana e mandata a Fossalta di Piave, dove potè vivere per alcuni mesi a contatto con le armi.

Nella notte tra l’8 e il 9 Luglio 1917, mentre dispensava sigarette e cioccolata ai militari in trincea, fu ferito da un mortaio austriaco. Traballante sulle sue gambe riuscì a portare in salvo un soldato italiano, anche lui ferito gravemente, e nel farlo fu ferito una seconda volta da una pallottola. Successivamente dichiarò: «When you go to war as a boy, you have a great illusion of immortality. Then, when you are badly wounded the first time, you lose that illusion and you know that it can happen to you.» (Men in War).
Il 15 Luglio venne trasportato con un treno a Milano, dove aveva sede l’ospedale della Croce Rossa Americana, e qui conobbe Agnes Von Kurowsky, ventiseienne americana di origini tedesche. Fu lei, grazie alle sue cure, a far in modo, che Hemingway non perdesse la sua gamba. Alla decisione del chirurgo dell’ospedale che voleva amputargliela a causa di una gangrena, Agnes decise di pulirgli la ferita ogni venti minuti fino al giorno successivo, non accettando che un ragazzo così giovane non avesse più la possibilità di camminare. Furono probabilmente queste cure e la sua bellezza, a far in modo che Ernest se ne innamorasse.

Si videro ogni giorno per i successivi 3 mesi della sua convalescenza, con lei che dava una mano a lui per aiutarlo a riacquistare sensibilità alla gamba ferita. Nonostante Agnes ricevesse avances anche da altri uomini, compreso il chirurgo che tolse la pallottola dalla gamba di Hemingway, solo quest’ultimo riusciva a metterla in imbarazzo per i suoi regali, i suoi bigliettini, che lei però accettava molto volentieri. Una volta dimesso dall’ospedale ricevette la Medaglia d’argento al valore militare Italiana, e tornò a Bassano del Grappa, dove fu raggiunto da Agnes, e le fece promettere che una volta tornati in America si sarebbero sposati.
Finito il servizio militare volontario, il 21 Gennaio 1919, Hemingway tornò in America, a casa sua, a Oak Park, dove ricominciò a scrivere i suoi testi e libri. Nel frattempo cominciò a scrivere lettere ad Agnes, fino a quando il 7 Marzo 1919 ricevette questa lettera «Ernie, caro ragazzo… sono e sarò sempre troppo vecchia, e questa è la verità, e non posso dimenticare il fatto che tu sei solo un ragazzo, un bambino. Tra l’altro, credo di stare per sposarmi». La persona con cui Agnes si stava per sposare era proprio il chirurgo dell’ospedale.

In seguito alla lettera, il giovane Hemingway non riusciva a capire il perché dei mutamenti dei sentimenti di Agnes e soprattutto se lei l’avesse sempre visto in lui un ragazzino e non una persona di cui poter fidarsi.
Il matrimonio di Agnes con il chirurgo sfumò, ma si sposò successivamente con due uomini diversi. Anche Ernest ebbe una vita sentimentale travagliata, unendosi con quattro donne differenti nell’arco della sua vita.
Hemingway si suicidò il 2 Luglio 1961, all’età di 62 anni, con un colpo di pistola alla nuca. Ciò che emerge maggiormente da questi fatti è che fino alla morte Hemingway tenne con sé le tre lettere di Agnes, proprio come se non l’avesse mai dimenticata.