Terremoto a Ischia, 2 vittime. Il ruolo dell’abusivismo

Ieri sera un terremoto di magnitudo 4 si è abbattuto su Ischia, con epicentro in mare. Si continua a scavare, e intanto il bilancio è di 2 donne morte, 39 i feriti e più di 1000 le persone che hanno abbandonato l’isola. Mezza dozzina gli edifici crollati, mentre sono stati evacuati gli alberghi e l’ospedale Rizzoli. «Non è normale che un terremoto di questa entità determini crolli di edifici ed evacuazione di ospedali», è stato il commento di Egidio Grasso, presidente dell’Ordine dei geologi della Campania, che continua: «Le cause potrebbero essere ricercate negli effetti di amplificazioni sismiche locali o nelle costruzioni abusive realizzate senza alcuna verifica sismica».
L’epicentro del sisma, dicevamo, è stato in mare, poco lontano dalla costa fra Forio e Ischia, a una profondità di circa 10 chilometri. I comuni colpiti sono sette: Forio, Serrana Fontana, Barano d’Ischia, Lacco Ameno, Casamicciola Terme, Ischia stessa e l’Isola di Procida. Inizialmente la scossa era stata ritenuta di magnitudo 3,6, ma poi è stata corretta al rialzo.
Nel frattempo è stata identificata una vittima L.C., una donna che è stata colpita dai calcinacci a causa del crollo della chiesa Santa Maria del Suffragio a Casamicciola.
Partendo dalle parole del già citato Egidio Grasso, ora si punta il dito contro l’abusivismo, in un territorio in cui le inchieste giudiziarie raccontano meglio di ogni altra cronaca la grandissima speculazione che ha avuto luogo sull’isola negli ultimi decenni. La scossa è stata forte ma non sarebbe dovuta essere distruttiva, invece ha fatto (finora) due vittime e ha fatto crollare edifici che avrebbero dovuto resistere.