Caterina de’ Medici, la regina nera – Sarcasmo Domination

Anche Sarcasmo da Rotterdam ha letto la vita di Caterina de’ Medici raccontata dalla suddita Marianna, ma non mi ha soddisfatto. E ovviamente tra i miei infiniti poteri c’è anche l’onore e l’onere di cambiare le biografie dei personaggi storici. Le modifiche apportate verranno poi stampate nei libri di storia scelti dalla censura e diventeranno verità.

Caterina nasce molto tempo fa, quando il vero Erasmo da Rotterdam aveva cinquant’anni. Lei era una mescolanza fra quelli con la puzza sotto il naso fiorentini e quelli con la puzza sotto il naso francesi. Questo vuol dire pronunciava la C strascicata e con la cediglia allo stesso tempo, sempre che sia possibile. Caterina ha avuto un’infanzia travagliata, questo vuol dire che era avvantaggiata in Italia’s got Talent. Per qualche oscuro motivo, però, non partecipò mai a nessun provino.

Tutto sembrò andare meglio quando ebbe finalmente il primo appuntamento con Enrico, il secondogenito del re di Francia. Per affascinarlo, lei tirò fuori la sua parentela con Papa Clemente VII, un’informazione su se stessa che usava sempre per rimorchiare. L’appuntamento finì anni dopo con undici figli. I due, però, avevano un importante differenza di status sociale, come Miranda e Steve di Sex and the City. Come Miranda, anche Caterina era un’abile politica. Lei ed Enrico salirono al trono di Francia.

Dopo la morte del marito, invece di vestirsi di bianco, Caterina indossò sempre il nero, per sembrare più magra, probabilmente. Molti apprezzarono il nuovo look, spezzando molte lance a favore della regina, ecco perché il suo simbolo divenne la lancia spezzata. Tuttavia, Caterina aveva molti detrattori, che la accusavano di essere machiavellica, italiana e anche una strega che correggeva i piatti col veleno. Una comune suocera, in parole povere. O una donna qualunque che mostrava talento per la politica a quel tempo.

A Sarcasmo piace Caterina la regina nera, comunque, e la tiene in considerazione come esempio di buon governo. True Story.