Covid-19: il quadro della situazione italiana

In Italia la situazione dei contagi da SarsCov2 sta migliorando: confrontando ogni giorno allo stesso della settimana precedente, siamo infatti al decimo giorno di fila di calo del numero di contagiati. Il numero di morti rimane non poco rilevante (una sessantina in media), ma si conta che possano diminuire presto grazie al recente calo dei contagi. Su questi numeri, per la prima volta, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali si è sbilanciato, dicendosi possibilista sull’apertura al 100% di capienza per posti come cinema, concerti e teatri, anche se solo per chi è fornito di green pass e naturalmente di mascherina.

L’appello dei musicisti al Seat Music Awards, trasmesso su RaiUno i giorni scorsi, è stato molto coinvolgente, in quello che è sembrato quasi un grido di aiuto per il settore, in sofferenza da mesi, nella speranza che ci sia un progressivo miglioramento delle vaccinazioni e quindi della pressione ospedaliera. Come i musicisti, anche gli sportivi si appellano al Governo perché venga aumentato il limite, piuttosto basso, del 35% di capienza nei palazzetti e del 50% negli stadi all’aperto. Petrucci, Presidente FIP, si è espresso così pochi giorni fa: «Altre nazioni europee fanno entrare normalmente gli spettatori. Da noi solo il 35%. È assurdo con le garanzie che abbiamo dato. Troppo comodo, per l’infallibile comitato tecnico scientifico, intervenire solo con misure di chiusura». Su questo Valentina Vezzali, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport, ha affermato che il 35% è solo l’inizio e che il Governo è pronto a incrementare la capienza a breve.

La scommessa ora è tutta sulle scuole e sui trasporti a loro collegati: già adesso il 25% dei casi è registrato tra gli under 12, per cui il vaccino deve ancora essere approvato dalle agenzie regolatorie. Probabilmente, per dare seguito alle rassicurazioni di Franceschini e Vezzali, ma anche di altri membri del Governo, si aspetterà qualche settimana per capire l’impatto sia sul numero di contagi ma soprattutto sulle ospedalizzazioni. Gli over 50 non immunizzati sono ancora, infatti, quasi 3,5 milioni e gli ambienti di Governo, che danno per certa l’estensione del Green Pass, non escludono, in caso di peggioramento, di introdurre l’obbligo vaccinale.

Ad ogni modo, per prevenire situazioni poco gradevoli, lo stesso Governo ha messo a punto un metodo che in Veneto era già stato usato alla fine dello scorso anno scolastico, che prevede delle «scuole sentinella». Nella regione amministrata da Zaia saranno 943 classi (11625 studenti) a fare due test al mese per monitorare la diffusione del virus e così sarà anche nel resto d’Italia. Per le superiori il tasto dolente sono invece i trasporti, su cui ogni regione o provincia si organizza da sé. A Padova, per esempio, sono state previste navette dirette verso i quattro principali poli scolastici, in modo da interferire il meno possibile con chi si muove con i mezzi pubblici in città. Sperando che queste misure, unite alla vaccinazione, ci possano presto far tornare alla normalità.