Il nuovo ordine europeo: il sogno di Hitler che si avvera?

Nel 1941, Adolf Hitler, pronunciò queste parole: «L’anno 1941 sarà, ne sono convinto, l’anno storico per un grande Nuovo Ordine Europeo.» Fa sorridere amaro, anche rabbrividire, l’esistenza di gente, che ancora oggi, vorrebbe costituire quel Nuovo Ordine Europeo. L’Unione Europea sarebbe stato, probabilmente, il sogno del Fuhrer. Per ironia della sorte, il famoso sogno europeo, si sta per coronare senza sparare un singolo colpo. Le sue armi micidiali sono state le sue politiche di austerity, che non erano il fine dell’Unione europea, bensì i mezzi di coercizione (o enforcement, per dirla con un termine molto caro al senatore Mario Monti)! con le quali costringere gli stati a cedere sovranità.

L’ex professore bocconiano ce lo spiega perfettamente: «Non dobbiamo sorprenderci che l’Europa abbia bisogno di crisi, e di gravi crisi, per fare passi avanti. I passi avanti dell’Europa sono per definizione cessioni di parti delle sovranità nazionali a un livello comunitario. È chiaro che il potere politico, ma anche il senso di appartenenza dei cittadini a una collettività nazionale, possono essere pronti a queste cessioni solo quando il costo politico e psicologico del non farle diventa superiore al costo del farle perché c’è una crisi in atto, visibile, conclamata». 
Romano Prodi l’aveva anticipato soltanto di qualche anno, precisamente nel 2001, quando rilasciò queste dichiarazioni: «Sono sicuro che l’euro ci costringerà a introdurre un nuovo insieme di strumenti di politica economica. Proporli adesso è politicamente impossibile, ma un bel giorno ci sarà una crisi e si creeranno i nuovi strumenti».

L’Unione europea, da struttura sovranazionale, autoritaria e antidemocratica, sta per diventare dittatura consolidata; tutto questo, grazie a profeti del liberalismo più estremo e a una classe politica, talvolta troppo ingenua e impreparata, talvolta traditrice del popolo e collusa con il potere economico finanziario. Li conosciamo bene i profeti di questa Unione Europea: da Prodi a Monti, passando per Padoa Schioppa. Gente che ha giurato ipocritamente sulla Costituzione democratica del 1948, consapevole che la sua missione era quella di distruggerla, su ordine dei sindacati dell’alta finanza (Gruppo Bilderberg e Commissione Trilaterale su tutti), gruppi che hanno inviso la nostra Carta costituzionale in quanto troppo socialista, una Carta che tutelerebbe troppo il lavoro e i lavoratori, almeno secondo il parere di JP Morgan e compagnia.

Oggi quel processo europeo sta per giungere al suo compimento. Si sono fiaccate le resistenze dei popoli con politiche di austerità, che hanno portato disperazione e in tanti casi anche sacrifici umani. Penso alla Grecia, ad esempio, emblema di cosa sia l’Unione Europea, un organismo voluto dagli esponenti del capitalismo finanziario, che non ha nessuna pietà di fronte a un paese, che rappresenta la culla del pensiero filosofico, umanistico della civiltà occidentale (doveroso ricordare la manifestazione fatta in onore dei bambini morti come conseguenza delle politiche di austerity, evento come si poteva immaginare completamente ignorato dai media mainstream).
Nell’antichità, i credenti sacrificavano gli animali in onore degli Dei; oggi, allo stesso modo, si sacrificano gli esseri umani, intere nazioni, in nome del Dio Mercato e della Dea Speculazione, senza nessun pentimento.

Se vogliamo evitare che si eriga una nuova dittatura, che potrebbe addirittura farci rimpiangere quelle del secolo scorso, dobbiamo essere in grado di renderci conto di quella struttura criminale e criminogena chiamata Unione Europea, fare una Resistenza, come i nostri nonni che si sono opposti alle dittature del ‘900 e distruggere definitivamente quella neoliberista che da tanto tempo, troppo, ormai, sta imperando in Europa e in tutto il mondo.