La Voce che Stecca: un titolo nuovo per un’esperienza nuova

 La Voce che Stecca, questo è il titolo di un blog che decide di cambiare completamente registro e spessore: il nome, come di sicuro i più attenti avranno notato, è un omaggio a Indro Montanelli, fondatore de Il Giornale e La Voce e probabilmente il più grande giornalista che l’Italia abbia mai conosciuto. Lontano da voler azzardare disperati confronti con il Direttore, tale richiamo spinge verso una direzione più incentrata all’attualità. Ma proprio questa attualità è il fulcro di numerosissimi commenti di giornalisti più o meno autorevoli che ritengono di poterla capire e spiegare. Allora perché aggiungere un’altra voce a questo coro in perfetta sincronia ritmica e vocale? Perché dare fiducia ad una voce solitaria e neonata che così poco conosce e altrettanto capisce? Il motivo sta proprio nel titolo: questa voce stecca, stona dal coro e per questo è perfettamente udibile da chiunque la voglia ascoltare. Il coro, somma di innumerevoli voci potenti, tende a soffocare il singolo in nome della forza della molteplicità dell’unico e proprio da questo coro che noi desideriamo discostarci in nome di una stonatura che viviamo come virtù. Ciò non significa voler andare sempre controcorrente (per richiamare ancora Montanelli), ma piuttosto dare sempre un’altra visione della realtà che, in barba a fior fiore di filosofi che affermano il contrario, in Italia sembra essere univoca e indiscutibile. Un blog senza padrone, libero, il cui unico giudizio esclusivo spetta al lettore, che forse è il solo a poter decidere la liceità del nostro operato. 

A voi lettori affidiamo il destino di quello che potrebbe sembrare un esperimento, un esperimento in cui noi crediamo fortemente. Non ci sono soldi da spendere, finanziamenti da trovare o copie da comprare, ci sono solamente nuovi lettori da trovare: condividete i nostri articoli sui social network, parlatene ad amici, parenti e conoscenti. Il nostro destino è nelle vostre mani e di questo ne andiamo fieri.