La musica popolare e il blues dei «Plebei»

Eterna è la tensione
I Plebei
(R)Esisto — 2016

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Uscito il 29 aprile e anticipo dal singolo Mosse e contromosse, «Eterna è la tensione» è l’ultimo lavoro dei «Plebei», quintetto nato nel 1996 e composto da voce, due chitarre, contrabbasso, batteria e fisarmonica. La band trentina, specializzata in un sound unico che mischia il blues con la musica popolare, ci presenta 11 brani inediti dall’allegra Africa a Joe, blues con sonorità d’altri tempi. Il titolo completo dell’album è «Eterna è la tensione di clavicole, ingranaggi e leve», frase tratta da Mosse e contromosse. A un livello superficiale questa frase indica la tensione continua presente all’interno di un meccanismo a opera di una molla che fa muovere ingranaggi che a loro volta fanno leva su altri meccanismi. Ma può essere interpretata come una metafora della vita stessa, composta di innumerevoli collegamenti, come si suol dire quando si parla della farfalla che sbatte le ali dall’altra parte del mondo e scatena un terremoto qui. Questa tensione invisibile è anche quella forza che tiene i pianeti in equilibrio nelle loro orbite in un ciclo continuo e prevedibile. I «Plebei», lo dice anche il nome, mettono da parte ogni snobismo per farci assaporare con le loro canzoni la terra, la popolarità e le nostre radici. Una scelta coraggiosa il genere scelto dalla band che però produce un lavoro veramente notevole, grazie ai testi mai scontati o banali e grazie alla tecnica musicale dei suoi membri. «Eterna è la tensione» è un ottimo album che non annoia e che anzi rivela qualcosa in più di sé ogni volta che lo si riascolta.