Sandro Veronesi ritrae l’essenza dello sport

Un dio ti guarda
Sandro Veronesi
La nave di Teseo — 2016 — 17 euro

un-dio-ti-guarda-veronesiUn dio ti guarda (molti dei pezzi contenuti nel volume sono stati pubblicati da diverse testate per le quali Veronesi collabora, sei gli inediti) non è un libro di sport. Certo, sono protagonisti molti personaggi che hanno fatto la storia del calcio, del ciclismo, della box, dell’hockey su ghiaccio, ma le loro storie hanno la potenza di quelle epiche: travalicano l’hic et nunc di uno sport e di un’epoca per farsi emblema delle fortune e dei drammi umani. Un libro tra sport, realtà e romanzo che illumina angoli della nostra memoria: il grande Muhammad Alì nel suo mitico incontro con Foreman; le emozioni legate alle imprese del surfista hawaiano Kahanamoku che ha insegnato al mondo a cavalcare le onde; Tarcisio Burgnich e la celeberrima semifinale dei mondiali di calcio del 1970 in Messico, per fare qualche esempio.
Le pagine dedicate al portiere della Juve e della Nazionale Dino Zoff sono particolarmente ispirate. Non deve essere stato facile far uscire e rilucere un personaggio così profondamente friulano, cioè riservato, schivo, muto come il nostro Zoff. Veronesi infatti ha scelto di raccontarlo non attraverso le sue parole ma solo attraverso i fatti e le cose, le concretezze di una vita spesa nel mondo del calcio, senza polemiche, chiacchiere o atti plateali. Dal ritratto dell’autore emerge il carattere duro e spigoloso di un uomo che ha conosciuto il successo e la popolarità di cui fa un uso cauto e diffidente. Quando Zoff scompare dalla scena calcistica, nulla più trapela della sua vita privata. Per il grande campione era finito lo spettacolo di cui era stato suo malgrado protagonista per tanti anni.
Un dio ti guarda non è un libro di sport, appunto. Il narratore va sempre oltre l’impresa sportiva e la luce abbagliante che questa accende sull’uomo che la compie. L’impresa si consuma in un attimo e quel che resta è ben altro…

C.R.