Torna l’Happening ad Alba grazie all’intraprendenza di questi ragazzi (intervista)

Per anni l’happening Art Day è stato l’appuntamento imperdibile dei ragazzi di Alba e dintorni per festeggiare tutti insieme la fine dell’anno scolastico e l’estate alle porte. Dopo una breve interruzione, quest’anno l’evento torna venerdì 7 giugno, in Zona H, tra tradizione e qualche novità, grazie all’impegno e all’entusiasmo di un gruppetto di ragazzi guidato da due giovani molto in gamba: Andrea Ferrino e Nicola Petrelli. Li abbiamo intervistati per conoscere il loro lavoro di organizzazione e cercare di farci svelare curiosità e anticipazioni su quest’attesissima festa.

Com’è sorto il vostro connubio?

Siamo nati come etichetta discografica, progetto poi accantonato. L’idea iniziale è stata di organizzare eventi musicali nei bar, che hanno riscosso un buon successo, io (Andrea) in veste di dj e Nicola come organizzatore.

Chi altro c’è, insieme a voi due, dietro la macchina organizzativa?

Un co-organizzatore, un ragazzo appena laureato in Gestione d’impresa, molto sveglio. Poi, abbiamo un fotografo che fa anche da web designer, che ha messo su il nostro sito http://hyperevolution.it, in costante elaborazione.

Perché avete deciso di organizzare proprio l’happening?

L’happening è un evento a cui siamo legati. Avevamo partecipato anni fa come studenti, ci era piaciuto e ora ci mancava molto. Abbiamo pensato che anche i ragazzi ne sentissero la mancanza. Allora perché non scendere in campo e provare a vedere che cosa siamo in grado di fare? Sicuramente non abbiamo l’esperienza per mettere su una festa così, però, tra un supporto e l’altro, stiamo riuscendo a imparare cose nuove che ci sono utili in quest’avventura.

Dato che si tratta di un evento che conclude l’anno scolastico, pensate che l’amministrazione comunale dovrebbe fiancheggiarvi?

Non dovrebbe solo darci qualche dritta, ma magari affiancarci nelle decisioni che dobbiamo prendere. Il Comune sta cercando di darci una mano come può, anche grazie all’Assessore Anna Chiara Cavallotto, ma dobbiamo considerare il fatto che, purtroppo, noi siamo partiti molto tardi, l’8 gennaio di quest’anno e i fondi destinati alle politiche giovanili erano già esauriti.

Com’è stare dietro al necessario iter burocratico? 

Dopo i tristi fatti di Piazza San Carlo a Torino, la normativa di safety and security è stata modificata, prima nel 2017, poi nuovamente nel 2018, prevedendo meno restrizioni, perché era diventato impossibile organizzare un evento. Ora, per quello che stiamo organizzando noi, l’iter è piuttosto accettabile.

Quali sono le novità che avete previsto per quest’anno?

In precedenza, l’evento iniziava verso mezzogiorno e finiva intorno alle 18. Il nostro, invece, esordirà ufficialmente alle 14 (ma in realtà già dal mattino verrà allestito un po’ di dj-set) e andrà avanti fino alle 23, quindi abbiamo previsto anche la serata. Metteremo su un impianto completo come quello delle leve, il palco è il più grande mai montato all’happening, ci saranno luci stupende.

Che cosa troveranno, nel dettaglio, i ragazzi che vorranno partecipare?

Come accennato, un dj-set prima dell’apertura per scaldare l’atmosfera. Nel pomeriggio avremo vari cantanti e band, già selezionati dal nostro direttore artistico. Alla sera ci si potrà scatenare col dj-set per chiudere la giornata alla grande.

Oltre a questo, c’è qualcosa della scaletta che potete svelare in anteprima?

Abbiamo in cantiere l’idea di invitare un ospite, abbastanza famoso. Si tratta di un rapper che arriva dalla Sicilia,  ma al momento non possiamo rivelare la sua identità. Ci auguriamo che riesca a  partecipare, ma è ancora tutto in forse. Possiamo, però, dire con certezza che sarebbe un concerto gratuito.

Come siete arrivati a contattare un artista affermato?

Andrea, da dj, ha fatto molte serate a Milano in passato, quindi ha delle conoscenze. Io (Nicola) me la cavo nelle pubbliche relazioni, perciò ho sempre conosciuto tante persone, di varia età e questo senza dubbio è stato d’aiuto nell’organizzazione.

Avete dei timori? Vi state assumendo una responsabilità notevole.

Pensiamo sempre all’eventualità che qualcosa vada storto, perciò saremo coperti da un’assicurazione. Tuttavia, siamo così determinati che non importa quali siano i rischi, vogliamo andare fino in fondo. Questa è una caratteristica che sentiamo mancare nella nostra generazione, quindi speriamo che l’happening, che vada bene o meno, possa essere almeno d’ispirazione per i nostri coetanei per cercare di non mollare mai. Sappiamo che capiteranno problemi persino il giorno stesso, ma siamo caparbi.

I ragazzi sono alla ricerca di sponsor per ovviare alle molteplici spese che stanno affrontando: imprenditori, commercianti, semplici cittadini, se ammirate il loro progetto, fatevi avanti!