Una società in preda ad una crisi di empatia

Come se già non bastassero le misure draconiane del Governo, a svolgere il ruolo di giudici morali senza scrupoli ci stanno pensando alcuni utenti del web, fatto che, da una parte, potrebbe essere visto come poco rilevante, se si considera che gli utenti del web e i loro comportamenti potrebbero non rappresentare i pensieri delle persone reali.

Ad ogni modo sconcerta l’indifferenza dei molti al prossimo, che viene guardato con astio e disprezzo soltanto per le scelte personali che decide di intraprendere. Si viene a creare così una forte spaccatura a livello empatico che porta una fetta importante della popolazione che la pensa in un determinato modo a provare risentimento e odio verso chi la pensa diversamente. Il Governo è stato parte attiva di questo modo di agire, aizzando i vaccinati contro coloro che non lo sono, ordendo una vera e propria campagna d’odio, i cui precedenti risalgono al secolo scorso. Come allora, le persone, offuscate dalla macchina propagandistica, faticano a guardare la realtà dei fatti e consentono la divisione e la discriminazione tra chi segue ed è convinto dei provvedimenti del governo e chi invoca il diritto di resistere a leggi assolutamente incostituzionali e profondamente penalizzanti.

Il problema più grave, più di qualsiasi altro, sembra proprio essere quello della mancanza di empatia e dell’incapacità di non giudicare e soprattutto di non isolare e trattare come nemico chiunque sia difforme dal nuovo provvedimento della tessera verde, nuovo simbolo di appartenenza alla società civile, chi lo possiede può considerarsi degno di avere una vita sociale e normale, chi non lo possiede viene emarginato, preso in giro e giudicato irresponsabile.

C’è da fare un’ulteriore considerazione, è possibile che gli stessi soggetti che sul web diffondono odio e disprezzo per chiunque non la pensi come loro nella realtà di tutti giorni si comportino in maniera diversa e indifferente anche con chi presenta dubbi su green pass e vaccino.
Ciò che però si può notare da questa situazione è l’acutizzarsi delle dinamiche di indifferenza nei confronti degli altri, preesistente alla pandemia. Le misure di distanziamento sociale e soprattutto quelle del green pass, che consente solo a chi ha il certificato di accedere in determinati luoghi, ha aumentato questa lontananza emotiva e sociale fra le persone, fenomeno che si è tradotto nei casi più tristi in minacce e intimidazioni nei social ai cosiddetti no-vax.

Forse è proprio questo risvolto a far più paura di qualsiasi altro scenario a livello sociale, il livello di divisione che virologi della tv, Governo e politici sono riusciti a creare, nominando con l’appellativo di no-vax tutti coloro che mostravano dubbi, esitazione ai dettami dei cosiddetti esperti.