Abolire il carcere, 10 proposte concrete

Abolire il carcere. Una ragionevole proposta per la sicurezza dei cittadini
L. Manconi, S. Anastasia, V. Calderone, F. Resta
Chiarelettere – 2015 – 12 euro

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A cosa dovrebbe servire la detenzione? In teoria a impedire che i crimini vengano commessi nuovamente, a «rieducare» i detenuti per far sì che, usciti dal carcere, possano iniziare una nuova vita all’insegna della legalità. Ma funziona così anche in pratica? In un’epoca in cui si sta cercando di ridurre drasticamente il numero di condannati alla detenzione, parrebbe proprio di no: la percentuale di recidiva è altissima, complici anche condizioni al limite del disumano ed emarginazione quando si torna finalmente liberi. La proposta degli autori di Abolire il carcere è chiara: bisogna attivarsi per cercare misure alternative più adeguate ai bisogni del condannato e anche più economiche. Secondo i dati, che difficilmente mentono, il carcere significa montagne di denaro buttate via, visto che raramente serve a riabilitare il detenuto. La domanda di giustizia dei cittadini va inevitabilmente e giustamente soddisfatta, ma senza calpestare l’altrettanto sacrosanto diritto del «criminale» (qui inteso in senso ampio) al pieno reinserimento sociale a pena scontata. Dieci proposte alternative che, al di là dell’apparente provocazione del titolo, riescono a essere concrete e facilmente attuabili, se solo ci fosse la volontà politica di farlo. Prefazione di Gustavo Zagrebelsky.