Bebe Vio – Mi hanno regalato un sogno

Mi hanno regalato un sogno
Bebe Vio
Rizzoli – 2015 – 17 euro

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Era il 2008 e su tutti i giornali veneti era apparsa la notizia dell’allora undicenne Beatrice Vio che, a carissimo prezzo, era riuscita a vincere la propria battaglia contro la meningite: la malattia aveva portato all’amputazione delle gambe e delle braccia, oltre che a vistose cicatrici sul viso.
A questa notizia era seguito un silenzio durato alcuni anni. Poi Beatrice «Bebe» Vio è tornata alla ribalta, questa volta per meriti suoi: nonostante le amputazioni, la giovane schermitrice è riuscita a proseguire la propria carriera atletica e ad essere tedofora alle Paralimpiadi di Londra 2012.
La sua autobiografia non è un libro fatto di pianto e autocommiserazione, bensì di gioia per il presente e di speranza per il futuro. Nonostante la scrittura ancora molto acerba – e nonostante una evitabilissima prefazione firmata Jovanotti – la storia di Bebe, narrata con semplicità ed efficacia, prende il lettore che a momenti pare trovarsi al suo fianco mentre la protagonista corona i suoi sogni.
Mi hanno regalato un sogno è un ottimo libro estivo: si legge velocemente, non richiede una particolare attenzione nella lettura, però riesce a spiegare una realtà – quella delle disabilità e delle Paralimpiadi – che molti sanno a malapena che esiste, e spesso pure basandosi su dei preconcetti del tutto fasulli.