Teoria del gender: la parola ai lettori

Genderqueer_flag-pride.svg

Caro Direttore,
checché se ne dica, io non ho pensato neppure per un attimo che lei fosse comunista. Ed è proprio per questo che sono rimasto ammutolito nel leggere il suo editoriale sulla manifestazione per la famiglia («tradizionale» è inutile perché di famiglia ce n’è una sola) di sabato a Roma. E partendo da questo articolo ho trovato anche tutti gli altri in cui si è occupato di Mario Adinolfi, dei circoli Voglio la mamma e della Croce Quotidiano. A meno che lei non sia un ateo materialista e comunista, non capisco come faccia a pensare certe cose. Sono davvero sconvolto.

Ruggero


Gentile Borsa,
ho letto con molto interesse il suo articolo
Il gender del paradosso (pubblicato domenica 21 giugno): è buffo vedere come questi signori – Adinolfi in primis – predichino bene ma razzolino male. A me la teoria del gender fa paura: non certo perché possa danneggiare i nostri figli, ma perché sono spaventato da chi vuole combatterla. Devo ancora capire cosa sia nello specifico questa fantomatica teoria: i difensori della famiglia tradizionale e di tutte quelle idee medievali danno sempre per scontato che chi li legge e chi li ascolta sappia di cosa stanno parlando. Io sono uno di quelli (pochi? Molti? Non lo so) che devono ancora trovare una definizione per «teoria del gender». Secondo me neanche chi ne parla la conosce.
Un caro saluto

Sandro