La Francia respinge oltre 18mila migranti: alcuni «tenuti chiusi in container»

Sono più di 18.000 i migranti respinti dalla Francia in un anno a Ventimiglia. È il dato diffuso oggi dal Fatto Quotidiano dopo una segnalazione dell’associazione Diritti e Frontiere al Ministero dell’Interno. La cifra è da considerare ufficiale considerando che proviene dal Viminale. Precisamente la polizia francese alla frontiera con l’Italia ha respinto 18.125 persone nell’ultimo anno. Si tratta di migranti provenienti dall’Africa, in particolare da Mali, Nigeria, Costa d’Avorio, Guinea e Algeria.

I numeri si aggiungono a quelli di coloro che sono stati espulsi per via del Trattato di Dublino e accompagnati a Bardonecchia e in aereo da Austria, Olanda e Germania. I migranti respinti sono regolari in Italia, ma non sempre vengono rilasciati dopo l’identificazione e talvolta capita anche che il Ministero li costringa a trasferimenti in pullman da Nord a Sud con l’obiettivo di alleggerire il numero delle persone ferme al confine di Ventimiglia.

La richiesta di accesso civico ai dati è stata avanzata per l’associazione Diritti e Frontiere a fine giugno dall’avvocata Alessandra Ballerini, esperta in diritto dell’immigrazione.

«Mentre dall’inizio dell’anno via mare sono approdati 3.186 richiedenti asilo, contro i quali il Governo sembra intenzionato a portare avanti illegittimi blocchi dei porti, solo a Ventimiglia, da gennaio a giugno, sono stati respinte 8.200 persone che avevano già trovato una sistemazione fuori dall’Italia. Forte coi deboli e debole coi forti. Perché Salvini non si è mai presentato ai tavoli europei nei quali si discute il superamento della convenzione di Dublino che costringe i profughi a restare nel paese di primo approdo?».

Il dato dei 18mila migranti spunta proprio all’indomani di una denuncia, della Ong Medecins du Monde insieme ad Amnesty International, su migranti chiusi in container al confine italo-francese, precisamente a Mentone, città sulla riviera nel Sud Est della Francia. Una grave violazione dei diritti umani.

«Ogni sera – ha fatto sapere Medecins du Monde in un testo sottoscritto da altre Ong come Amnesty International e Caritas France – alcuni individui vengono rinchiusi per tutta la notte in moduli “Algeco” adiacenti al posto di polizia situato al confine di Mentone. Questi moduli sono container di 15 m, sprovvisti di mobilio per distendersi, in cui possono essere trattenute decine di persone simultaneamente, private di cibo, per una durata di tempo che supera ampiamente le quattro ore di privazione di libertà consentite dal Consiglio di Stato».