Lucca Comics, dove il surreale diventa reale

Dove il surreale diventa reale.
Se già non bastassero le splendide colonne sonore di alcuni videogiochi ormai attivi da 30 anni, come The Legend of Zelda, o il coinvolgimento di squadra di League of Legends arriva anche la grafica che di anno in anno migliora l’esperienza di gioco di migliaia di utenti. Poi ci sono libri, film, manga, anime, fumetti… Ogni ramo artistico si è evoluto sempre più nel fornire a spettatori, lettori e utenti di ogni genere la possibilità di viaggiare in altri mondi. Si spazia dal fantasy alla science fiction, al romanzo storico. In quale luogo in Italia tutto questo prende vita una volta all’anno per alcuni giorni?

Come per incanto, da più di vent’anni l’intera città di Lucca, in Toscana, si trasforma per accogliere la manifestazione Lucca Comics tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. Durante queste giornate quasi ogni negozio del centro storico mette da parte le merci usuali per sostituirle con riproduzioni di bacchette magiche dal mondo di Harry Potter, famose spade come quelle del Signore degli Anelli e gadget di ogni genere collegati a ogni saga, serie, videogioco, film, romanzo, manga o anime di successo. Lo scenario medievale delle torri che la circondano ospita bancarelle di ogni tipo, fra cui stand per rievocazioni storiche o interamente dedicati a Star Wars o ad Assassin’s Creed e molti altri.

In giro per le strade ci si imbatte in una riedizione del carnevale assai più sofisticata: si tratta dei cosplay, ovvero persone travestite come gli svariati personaggi di questo mondo in cui giochi da tavolo, libri, film, videogiochi e molto altro diventano reali. I costumi, il trucco e l’acconciatura vengono curati in modo molto attento e dettagliato per ottenere poi i più fantasiosi, accurati e talvolta simpatici o anche impressionanti dei risultati. Possono volerci mesi per la preparazione, soprattutto se il costume viene realizzato a mano. Si deve studiare il personaggio, scegliere tra le possibili versioni disponibili, procurarsi i materiali ed elaborare il tutto o trovare qualcuno in grado di farlo. Certo i livelli qualitativi raggiunti possono essere molto diversi, qualcuno lo fa anche per professione e/o per partecipare a gare e sfilate. Qualcuno per il puro gusto della passione per quel determinato personaggio. Spesso si formano, anche spontaneamente, interi gruppi di cosplay dello stesso tema e ci si può divertire ad indovinare di che si tratti, mettendo alla prova le proprie conoscenze in materia.

Si può avere accesso ai padiglioni dedicati a Disney e Marvel, oppure a Japantown e l’area games, dove il paradiso dei nerd continua tra giochi da tavolo, carte di Magic o Yu-gi-ho e gli stand per gli incredibili scrittori e pittori che ogni anno vengono a farsi conoscere proprio qui. Esiste in effetti anche un padiglione in cui autori indipendenti da tutta Italia (e non solo) propongono i propri fumetti o le proprie creazioni. Tra i venditori e gli ormai 200-300.000 turisti annuali nessuno si stupisce più di cosplay e oggetti fantastici esposti. Si può parlare piuttosto di curiosità, meraviglia o di un sentimento di totale immersione in un surreale divenuto realtà.