Miklòs Vajda – Ritratto di madre, in cornice americana

Ritratto di madre, in cornice americana
Miklòs Vajda
Voland – 2015 – 15 euro

È in piedi in cucina e prepara, mescola qualcosa.
Non è la nostra cucina, non è una di quelle che erano state nostre;
è solo sua, mi è estranea. Cucina per me.
È una novità anche questa.

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Con questo romanzo in gran parte autobiografico del 2009, ma uscito in Italia soltanto poche settimane fa, Miklòs Vaida si colloca tra i grandi maestri della prosa ungherese. Nato nel 1931 a Budapest, è scrittore, saggista e traduttore dall’inglese e dal tedesco. Ritratto di madre è il suo primo romanzo.
Cornice della vicenda è l’Ungheria del 1956: sotto il regime comunista, la notte di Capodanno madre e figlio sono costretti a separarsi e la donna, Judit Csernovics, fugge in America. Il figlio Miklòs è invece deciso a non abbandonare la patria in un momento tanto difficile per il suo paese. La storia dell’autore e della madre è circondata da un’ambientazione raccontata nei più piccoli dettagli permettendo così al lettore di conoscere una realtà che gli rimarrebbe sennò ignota. La scrittura agile, concisa ma non troppo sintetica e la melanconica tristezza che traspare dalle parole riesce a catapultarci a fianco di Miklòs quasi a non volercene separare mai più.

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