Sara Casotti – Pensilina Vonnegut

Pensilina Vonnegut
Sara Casotti
Difelice edizioni – 2011 – 15 euro

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C’è Lara che spia la vita degli altri, Marco che colleziona liste della spesa e Cristina che odia leggere. Non hanno niente in comune, soltanto una maledetta voglia di vivere. Esistenze lontane, che non si sarebbero mai incontrate se non per un libro che – del tutto casualmente – raccolgono e che spariglia le carte in tavola. «Le emozioni si insinuano, avanzano, scoppiano», si legge nella quarta di copertina di un romanzo legato a dei libri dietro ai quali si nasconde una città che ogni giorno si sveglia e torna a dormire. Sara Casotti, fra tutte le vite che inevitabilmente si perdono nel caos, nella fretta e nel conformismo della città, ci racconta di chi continua, nonostante tutto, a cercare «un finale perfetto». Pensilina Vonnegut si basa tutto sulle parole, a partire dalla narrazione, fondata essenzialmente sul dialogo: più che un romanzo sembra una piece teatrale. Questo è inevitabilmente un tratto che dopo un po’ stroppia, per così dire. Ma la storia è intrigante e il lettore dopo poche pagine non bada più a simili sottigliezze. Sara Casotti si rivela per quello che è: non certo un’ottima scrittrice. Però, e questo è molto più importante, è riuscita a tirare fuori dal cilindro una vicenda veramente curiosa, originale e bella. Tutto il resto, pur non potendo essere omesso in una recensione, passa in secondo piano.

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