Primo trapianto di testa riuscito su un cadavere

Come già avevamo raccontato su questo blog, una delle imprese più incredibili su cui si sta puntando è il trapianto di testa.
Il chirurgo Sergio Canavero, che vuole portare a termine il primo trapianto di testa al mondo, è riuscito ad aggiungere un altro tassello al puzzle.
Infatti dopo aver già eseguito l’intervento su una scimmia, ora la troupe di scienziati ha eseguito il trapianto su un cadavere.
Canavero ha affermato al Telegraph di essere riuscito ad attaccare la colonna vertebrale, i nervi e i vasi sanguigni in un intervento durato solamente diciotto ore e ha dichiarato che il prossimo passo sarà su un essere umano e sarà imminente.
Questo tipo di passo in avanti nella medicina potrebbe essere un upgrade che porta con se due facce di una stessa medaglia. Da una parte. se questo intervento fosse possibile si potrebbero cambiare la vita di tutte quelle persone che non possono più camminare e di tutti quelli che sono costretti ad affrontare malattie neuro-degenerative, atrofie muscolari o cancro.
Dall’altra, oltre agli ovvi dubbi etici, un intervento di questo tipo sembrerebbe alquanto impossibile: il collegamento tra i due tronconi di midollo tra donatore e ricevente sembrerebbe essere difficilissimo.
Infatti, secondo Alberto Delitala, Presidente della Società italiana di Neurochirurgia, questo collegamento risulterebbe impossibile a prescindere dalla precisione del taglio fatto sui due tronconi.
Secondo il professore, sebbene l’intervento abbia avuto dei risvolti positivi negli animali grazie a degli innesti di cellule staminali, questi risultati non sembrano essere possibili per l’essere umano.
Tuttavia, secondo le testimonianze di Canavero, gli scienziati della Konkuk University School of Medicine sarebbero stati in grado di ricollegare i tronconi di midollo di un topo usando una soluzione a base di acido glicolico.
I dubbi sembrano ancora molti ed è necessario aspettare ulteriormente per il responso della comunità scientifica che potrà essere in grado di smentire o di rafforzare la tesi di Canavero. Però, ciò che è certo è che la scienza è come il flusso di un torrente: non si ferma mai.