La psicologia di massa anche negli animali: «Se ha successo, è il migliore»

L’opinione della massa prevale sulla ragione del singolo. Frase brevissima, ma un assunto universale per comprendere il nostro atteggiamento in svariate situazioni. Non solo il nostro, in effetti: viene applicata anche allo studio del comportamento animale. Nel particolare, ci si è chiesti se esista una sorta di psicologia di massa all’interno di un branco piuttosto che di una folla umana, anziché una semplice collaborazione per la sopravvivenza.
Analizziamo un aspetto basale, la selezione sessuale, considerato che viene effettuata singolarmente e non come azione di gruppo. Alcuni esperimenti a riguardo sono stati svolti sul pesciolino Poecilia reticulata, una delle specie più semplici da esaminare, dove la ricerca del partner è effettuata dagli esemplari di sesso femminile. Solitamente, quando una femmina si trova da sola in presenza di più maschi, la scelta è semplice e premia il pesce con il colore più vivace (la colorazione nella specie varia dal giallo all’arancione intenso). Di per sé, sembra una decisione superficiale, ma per un maschio di Poecilia l’intensità della colorazione è indice del suo stato di salute, come per noi in fondo, dato che uno dei primi sintomi che notiamo in un malato è il suo pallore. L’aspetto del maschio, per quanto curato, conta però fino a un certo punto, ossia finché le femmine hanno il privilegio di avere un largo ventaglio di opzioni. Quando sono invece i maschi in minor numero, subentra la scelta condizionata. Indipendentemente dal suo sex-appeal, il primo pesce che una corteggiatrice deciderà di puntare diventerà oggetto di contesa tra tutte le femmine di quella zona. Questo è quanto emerge da un esperimento svolto in acquari dove veniva introdotto, insieme ai pesci reali, un facsimile costruito in laboratorio. Il modellino, manovrato dallo sperimentatore, corteggiava uno dei maschi senza particolare criterio e le femmine che assistevano alla scena a poco a poco si concentravano nella zona attorno al prescelto.
La logica seguita dai pesci può essere riassunta grossomodo con «se ha successo è il migliore», a noi non estranea se pensiamo alle dinamiche di tutti i giorni: si tende a ignorare ciò che non è apprezzato dalla nostra cerchia di conoscenze e ad ammirare le cose che generalmente sono ritenute buone. Ai pesci viene imposto un canone con un banale giocattolino di plastica, a noi serve una rivista o un telecomando.