Quando la massima aspirazione è diventare YouTuber

Si sogna e si sogna in grande, perché i limiti onirici si oltrepassano con uno slancio leggiadro. In un attimo si giunge alle stelle, nessun ostacolo in cui rischiare di rimanere incastrati, nessun cancello che sbarra il passaggio, nessuna mano che ci tira via dalla nostra destinazione idilliaca.
Lo sanno bene i bambini, l’han sempre saputo; non a caso, posti davanti alla fatidica domanda esistenziale: «Che cosa vuoi fare da grande?», abbiamo solitamente tutti reagito con risposte del tenore di «la ballerina», « l’astronauta», «la presentatrice », «il Presidente degli Stati Uniti » (perdonate i clichés parecchio sessisti). Insomma, a parte rari casi di fanciulli già spiccatamente concreti e disillusi, i ragazzini aspirano a realizzarsi lanciandosi in professioni che possiamo definire elitarie, in quanto svolte da un numero ristretto di donne e uomini, per varie ragioni. Tutti questi mestieri, però, sono accomunati da un requisito: una grande dedizione allo studio per potervi accedere. Ad esempio, per poter diventare un’étoile della danza, sono indispensabili anni e anni di rigido esercizio quotidiano, per vestire la tuta da astronauta bisogna trascorrere tanto tempo sui libri e affrontare delle dure prove fisiche, ecc…
I ragazzini del nostro tempo, invece, guardano a una nuove figura professionale che li lascia senza fiato: lo YouTuber. Ora, i nostri lettori più grandicelli e meno avvezzi alle mode di Internet potrebbero rimanere basiti e chiedersi quale università o accademia possano preparare con grande serietà allo svolgimento di una mansione a cui sempre più teenager aspirano. Probabilmente, si staranno chiedendo come i realizzatori di questi video abbiano sviluppato e affinato le incredibili abilità che possiede chi riesce a catturare l’attenzione e l’interesse di una moltitudine impressionante di giovani. Nessuna scuola da frequentare: attraverso sketch, riprese di loro stessi mentre si dedicano alle faccende più comuni della quotidianità o si divertono giocando alla PlayStation questi piccoli fenomeni sono in grado di arricchirsi e non poco.
Gli idoli dei giovanissimi sono a loro volta poco più che bambini, sbocciati in popolarità e denaro spesso in un’età in cui è persino difficile gestire questo vortice. Il punto più delicato e che deve indurre a riflettere è che i loro contenuti non sono praticamente mai di alcun spessore culturale ( e questo può essere accettabile in ambito di divertimento), ma spesso nemmeno di gran valore comico e d’intrattenimento. Questo avviene perché non vi è alcuno studio dietro, alcuna sudata gavetta, ma solo fortuna e amore per il mediocre da una parte  e dall’altra dello schermo.
Ci spieghiamo, così, la ragione per cui lo YouTuber è un modello da imitare: successo e ricchezza senza troppa fatica.