La tattica Salvini

matteo-salvini

Alzare! Alzare l’asticella e oltrepassare il confine che separa critica e menzogna, dati e supposizioni. Così sta facendo Matteo Salvini sui social network, Facebook in primis: odorando la disfatta prossima ventura del premier Renzi, il leader della Lega ha deciso di cambiare formazione: dal già offensivo 3-4-3 all’estremo 0-0-1, inedito per i campi di calcio ma adatto per spiegare l’azione di Salvini. È facile constatare che gli altri esponenti della Lega valgono quanto un due di denari quando briscola è bastoni: al pari e più del premier, Salvini ha concentrato su di sé tutto il potere. Fortunatamente non deve formare un governo: non sarebbe assurdo pensarlo con tutti i ministeri nelle sue mani. «Supermercato a Milano, pochi minuti fa. Dovremmo comprare i limoni della Spagna? Scherziamo??? Difendere la nostra Agricoltura è un dovere! P.s. Ovviamente non ho comprato quei limoni», ha scritto su Facebook domenica sera. Quanta faciloneria e quanto populismo da due soldi nello stesso periodo: cercare di affascinare i nostalgici del Ventennio con il mito dell’autarchia è abbastanza ingenuo, per non aggiungere altro. Come si può pensare, nell’era della globalizzazione, di poter sopravvivere applicando l’autarchia economica? Come si può pensare di non acquistare prodotti dall’estero? Evidentemente chi crede a Salvini ha una risposta credibile anche a queste domande.