Una meravigliosa visione stellare: merito di Hubble

Il telescopio spaziale Hubble ha osservato nel dettaglio l’ammasso aperto Trumpler 14, uno dei più giovani e luminosi della Via Lattea, ottenendo immagini mozzafiato. All’interno di questo cluster sono presenti alcune delle stelle più brillanti e massicce della nostra galassia, che con i loro intensi venti di particelle stanno modellando l’ambiente che le circonda.

Un ammasso aperto è un gruppo di stelle nate insieme dalla stessa nebulosa e che sono ancora unite dalla reciproca attrazione gravitazionale. Sono anche chiamati ammassi galattici, poiché si trovano solo all’interno del disco della galassia. Si distinguono dagli ammassi globulari per il minor numero di stelle che li compongono, un’attrazione gravitazionale reciproca meno forte e per il fatto che questi ultimi giacciono esternamente al piano galattico.

Gli ammassi aperti sono oggetti giovani (su scala astronomica) e contengono quindi molte stelle calde e luminose. Questo li rende visibili da grandi distanze. La nube molecolare progenitrice è a volte ancora associata all’ammasso, che ne illumina alcune parti che diventano visibili sotto forma di una o più nebulose. Tutte le stelle di un ammasso aperto hanno all’incirca la stessa età e la stessa composizione chimica, perciò ogni eventuale differenza tra di loro è dovuta unicamente alla loro massa e di conseguenza alla loro luminosità. La maggior parte degli ammassi aperti è dominata da stelle massicce di classe spettrale O e B, che sono molto luminose ma di vita breve.

Analizzando la luce proveniente da un ammasso aperto, è possibile stimare la sua età, misurando il rapporto tra le abbondanze di stelle blu, gialle e rosse. Una grande abbondanza di stelle blu indica che l’ammasso aperto è molto giovane. Le stelle che compongono un ammasso aperto poco dopo la loro formazione sono molto vicine tra di esse e si muovono con la stessa velocità attorno al centro della galassia. Dopo un tempo dell’ordine del mezzo miliardo di anni, un ammasso aperto tende a disperdersi nello spazio interstellare.

All’interno della via Lattea sono stati finora scoperti circa 1100 ammassi aperti, anche se si pensa ne esistano molti di più. Tumpler 14 è uno di questi e si trova a circa 8000 anni luce di distanza dalla Terra, al centro della nebulosa della Carena, visibile nell’emisfero australe. Si tratta di un ammasso molto popolato e giovane, con i suoi circa 500000 anni di età, in confronto ai rispettabili 115 milioni di anni dell’ammasso delle Pleiadi, visibile ad occhio nudo nel nostro cielo invernale. La regione in cui si trova Trumpler 14 ospita una delle concentrazioni più alte di stelle massicce e luminose della nostra galassia, molte delle quali termineranno in breve tempo (sempre su scala astronomica) la loro vita esplodendo come supernovae. Tuttavia, già adesso le particelle elettricamente cariche emesse ad altissima velocità dalla loro superficie creano un intenso flusso che spazza lo spazio circostante.

Questi venti stellari si scontrano con la materia interstellare che trovano lungo il loro cammino, provocando la formazione di onde d’urto, le quali riscaldano il gas fino a temperature di milioni di gradi, innescando così l’emissione di raggi X. Ma non solo, interagendo con le nubi di gas e polveri nelle vicinanze, possono innescare la formazione di nuove stelle. La nube visibile nella parte inferiore dell’immagine in alto, con la forma arcuata, potrebbe essere dovuta a un vento di questo tipo, a seguito dello shock creato dal vento emesso dalla stella denominata Trumpler 14MJ 218, che si muove ad una velocità di circa 350000 Km/h, plasmando con il suo passaggio la forma di gas e polveri che la circondano.

Si ritiene che l’ammasso Trumpler 14 contenga all’incirca 2000 stelle di differenti masse che vanno da una frazione a diverse decine di volte la massa del sole. La stella più brillante dell’ammasso è la supergigante HD 93129a, che è circa due milioni e mezzo di volte più luminosa del Sole, e ha una massa 80 volte superiore. HD93129a è una delle stelle più brillanti e calde di tutta la Via Lattea.