Totoquirinale: la nostra top 5

Dopo la presunta candidatura ufficiosa del maestro Riccardo Muti al Quirinale, La Voce che Stecca ha deciso di pubblicare la propria top five per il totopresidente. Ci auguriamo che nessuno dei chiamati in causa si arrabbi: ridere di sé è il primo passo per poter ridere degli altri.

 

A cura di Tito G. Borsa

 

  1. Francesco Schettino: uomo dalle evidenti doti come il coraggio e il sangue freddo, il Capitano spiccherebbe subito fra i suoi illustri predecessori. Con Schettino Capo dello Stato l’Italia solcherebbe i mari della crisi con grande tranquillità per poi giungere in fretta al porto della ricrescita. Unico problema: nel caso in cui cadesse un governo c’è il rischio che il neopresidente svanisca nel nulla. Voto: 6
  2. Beppe Grillo: uomo dallo spiccato equilibrio, dall’imparzialità universalmente riconosciuta e soprattutto dai modi pacati e diplomatici, l’(ex?) leader del Movimento 5 Stelle non potrebbe che fare del bene al Quirinale. Unico rischio: il neopresidente potrebbe far promulgare una legge che costringe tutti gli editori di libri di storia a modificare il colpevole del delitto Matteotti: Mussolini là non c’entrava. Voto: 6/7
  3. Maurizio Gasparri: la redazione de La Voce che Stecca è da sempre molto affezionata al terrore de ‘a curva Sud. D’altronde il vicepresidente del Senato è uomo super partes, attento ai bisogni delle minoranze (per ignorarli) e soprattutto, scherzi a parte, simbolo del nostro paese. Siamo convinti che l’arguzia e la sagacia che contraddistinguono il buon vecchio Maurizio saranno essenziali per ridare credibilità all’Italia durante gli incontri con i capi di stato esteri. Voto: 7
  4. Silvio Berlusconi: sappiamo tutti che è il suo sogno segreto: la presidenza della repubblica è d’obbligo per conquistare il mondo, passando poi all’universo e infine all’elezione a dio. Purtroppo però l’ex Cav ultimamente sembra essere un po’ sottotono: i flop alle europee e alle regionali lo hanno alquanto smorzato. Di certo c’è che, se la elezione al Quirinale del veterano della lotta alle toghe rosse rimarrà un’utopia, Silvio non si arrenderà e comprerà direttamente il colle capitolino. Ricordiamo ai parlamentari che, in caso di elezione di Berlusconi al Quirinale, le leggi, per essere approvate, dovranno contenere tutte una certa parola di quattro lettere che inizia per f. Voto: 8
  5. Alessandra Moretti: va dall’estetista una volta a settimana, in meno di due anni è stata eletta al Parlamento, in Europa e ora è in lista per le regionali del Veneto. Una ladylike come la Ale sarebbe l’ideale per la prima presidentessa della repubblica italiana. Piace a Renzi, piace a Berlusconi, piace un po’ meno al M5S che però non conta. Unico problema: potrebbe fare pressioni per una legge che renda la seduta dell’estetista un diritto primario al pari di salute e istruzione e quindi gratuito. Stiano attente le rappresentanti della categoria. Voto: 9

 

Sappiamo che Alessandra Moretti, in quanto under 50, in teoria non potrebbe essere eletta al Quirinale; ma, si sa, ubi maior minor cessat: di fronte all’enorme contributo che potrebbe dare Lady M al paese, certe quisquilie si possono anche modificare.

Quirinale_Roma