Love=Love: parlando di asessualità, il «non-orientamento»

L’asessualità è l’assenza di attrazione sessuale, non si può dunque parlare di un vero e proprio orientamento sessuale, ma piuttosto di un non-orientamento.
Per questo motivo viene spesso vista come una «scusa», come un qualcosa che non esiste. A volte è paragonata ad una scelta di tipo ascetico o ad una vigliaccheria, alla paura dell’amore.
Ma, in verità, l’asessualità è un non-orientamento, da non confondersi con un anti-orientamento, infatti gli asessuali non sono affatto sessuofobi (individui che hanno paura del sesso) e non sono affatto contro coloro che praticano il sesso. Anzi proprio perché sono la parte meno conosciuta e forse più discriminata della comunità Lgbt, la comunità asessuale è la meno propensa a discriminazioni interne dovute ad una questione insana di ghettizzazione e di formazione di una «normalità» anche nella sessualità «altra». Questo continuo scontro di ignoranza è data dallo sviluppo di continue etichette che suddividono sempre di più l’uomo. L’uomo iniziò un processo di specializzazione del lavoro che ora è arrivato ad una suddivisione di se stesso in quanto l’uomo da creatura in grado di creare per la sua sopravvivenza primaria, è divenuta una creatura che produce secondo un’oligarchia globale, la quale ha reso un prodotto l’uomo medesimo. E l’uomo in quanto prodotto ha bisogno di essere catalogato ed archiviato come qualsiasi altro prodotto.

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Non si può dire però che l’asessuale non sia contro l’ipersessualità sociale. Forse una persona sessuale, a meno che non sia dotata di un grande senso critico, non nota che questa società basa tutto il suo marketing sul sesso e di conseguenza la maggioranza degli asessuali ha pressioni sia da parte della società tutta, sia da parte della famiglia e degli amici a dover forzatamente trovare qualcuno come partner. L’asessuale può trovare benissimo una persona che la ama per la sua natura. Il problema è scoprire il proprio non-orientamento. L’asessualità infatti è sconosciuta anche a molti Lgbt e se è conosciuta spesso è discriminata e ciò che è peggiore che uno dei pregiudizi più potenti è che nei confronti dell’asessualità non ci siano pregiudizi, quando non è affatto così. Inoltre una volta scoperto ed interiorizzato, si è consapevoli che sebbene ci si possa innamorare, spesso quella persona, se ricambia, non è disposta affatto ad avere solo una relazione affettivo-romantica. La soluzione è ricorrere al poliamore ma per pochi è possibile nella pratica, oppure potersi amare tra asessuali.

C’è il pregiudizio che gli asessuali non possano amare solo perché non fanno sesso. Purtroppo questa società riduce l’amore al sesso e al marketing del sesso e ciò è inevitabile che accada. La verità è che l’attrazione sessuale in una persona ci può essere senza per forza un’ attrazione amorosa e così l’attrazione amorosa può essere presente anche senza un’attrazione sessuale. L’amore e il sesso sono due cose completamente differenti e scollegate tra di loro. La sessuofobia attribuita agli asessuali è decisamente assurda ed infondata visto che alcuni di loro lo fanno anche per dar piacere al partner, sebbene poi non dia piacere a loro. Altri non ci riescono, ma non è questione di repressione o di paura, è questione di avere un determinato (non) orientamento e un determinato rapporto con la propria identità e la propria sessualità. Per alcune persone il bacio come i preliminari fanno parte della sessualità e per altre no, questo non solo per quanto riguarda gli asessuali, ma per tutte le persone. Purtroppo il pregiudizio della sessuofobia parte dal preconcetto che «è impossibile che a qualcuno non piaccia il sesso» e purtroppo ciò porta anche al pregiudizio che l’asessuale è tale perché ha subito aggressioni sessuali traumatiche da bambino. è un dato statistico purtroppo reale, ciò è probabilmente dato dal fatto che alcuni asessuali che si riconoscono come tali in realtà siano stati abusati; ma ciò non toglie che l’asessualità esista in quanto nel caso di abuso quello è un problema legato alla relazione con il proprio corpo e la propria identità e solo in quel momento l’asessualità diviene una «scusa». Inoltre ci possono essere benissimo asessuali che hanno subito davvero abusi e che ciò non va ad influire sul loro non-orientamento, che resta tale.

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Sei asessuale o vuoi chiarimenti ulteriori su questo orientamento? Allora è giusto parlare dell’Avenit, l’unione degli asessuali italiani dove sono ben accetti, se non parte integrante, anche i semi/demi-sessuali e i lithromantici che sono un po’ a metà tra l’asessualità e la sessualità. È importante che ci sia un’organizzazione per una comunità piccola come quella degli asessuali e dei semisessuali. Aiuta a non sentirsi soli e chissà magari, a trovare l’amore.

Siria Comite