Brexit sui social: come dare il peggio di sé

Dopo un evento di attualità «importante», che fa notizia, Facebook diventa un campo di battaglia per post di ogni genere, che ci permettono di classificare gli utenti in varie categorie. È un mondo a sé stante, dove le persone si sentono libere di esprimere pareri e opinioni e sparare sentenze.

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Il precipitoso: il precipitoso è il primo ideal-tipo in cui tendenzialmente ci incappiamo quando apriamo la bacheca del social subito dopo che si è verificato un evento importante, che sia questo politico o si tratti di una strage o un attacco terroristico. Questo tipo di utente è quello che comincia a pubblicare commenti sulle conseguenze del fatto, quando di tal fatto si devono ancora avere dettagli chiari e precisi.
Esempio: È domenica sera, i risultati non sono ancora ufficiali, ma «è ufficiale, la Brexit ha vinto con risultati mai visti nella storia di un referendum».

Il catastrofico: questo è uno degli utenti più pericolosi o divertenti, a seconda del punto di vista con cui si leggono i suoi post. Se tu che leggi ti sei informato riguardo alla notizia, allora sarà esilarante leggere dell’apocalisse che questo prospetta, se invece non hai letto molto riguardo a ciò che è accaduto, allora dopo il post del catastrofico vorrai chiuderti nella tua camera con una scorta di viveri per un tempo abbastanza lungo, aspettando la fine del mondo.
Esempio: Sono appena usciti i risultati del referendum in Gran Bretagna, non ci sono ancora informazioni chiare riguardo ai provvedimenti che saranno presi, ma il catastrofico sa già che «senza l’Inghilterra l’Europa cadrà, è certo».

Il serio «in erba»: questa categoria racchiude la maggior parte degli utenti di Facebook. Il serio «in erba» è quello che vorrebbe condividere sulla sua pagina informazioni sensate, ma che non conosce molto bene le basi o il contesto per poter esprimere commenti a riguardo, perciò pubblica ogni notizia che trova nel web senza filtrarla e senza capire se si tratti di informazioni vere o se siano frutto di siti che non godono propriamente di una buona reputazione riguardo alla qualità delle notizie. Raffiche di post che spesso si contraddicono tra loro, ma che fanno sentire il proprietario del profilo fiero del proprio interesse.
Esempio: «L’Inghilterra è uscita. È ufficiale nel parlamento europeo, già da domani si viaggerà solo con il passaporto».

Il disinteressato: il disinteressato è sempre presente, che l’argomento in questione sia la terza guerra mondiale o una partita di calcio, lui esprimerà sempre e comunque il proprio parere. Dopo qualche ora in cui la home è piena di notizie che riguardano il fatto trattato il disinteressato pubblicherà il suo immancabile post in cui affermerà che è inutile parlare di attualità sui social network. Spesso lo fa per etica personale, rimarcando il suo vivo interesse per la questione, ma la sua poca propensione a rendere pubbliche le sue opinioni. Inoltre il disinteressato sottolinea il poco tempo che dedica ai social network e alla pubblicazione di post, ma la sua ultima pubblicazione risale a «5 minuti fa».
Esempio: «Tutti a parlare di ‘sta Brexit, ma prima di commentare informatevi e invece di stare su Facebook leggete libri e giornali, ignoranti».

Il polemico: il polemico spesso racchiude in sé anche le caratteristiche del serio in «erba». Il polemico è quello che «ogni scusa è buona» per rimarcare le proprie opinioni contrarie, anche se queste sono poco collegate con l’accaduto. Il polemico spesso non sa bene di cosa si sta parlando, ma è contrario alla politica del paese e trova cavilli impensabili per ricollegarsi a questa, anche se spesso le informazioni che condivide sono particolarmente discutibili in quanto a veridicità.
Esempio: «L’Inghilterra è uscita dall’Europa, che l’Italia prenda esempio e inizi tagliando lo stipendio ai 532 senatori che mangiano alle nostre spalle!!!!!!!!!!».

Il vero interessato: infine si trovano i veri interessati, come mosche bianche in un catastrofico mare di notizie insensate. Il vero interessato sa di cosa si sta parlando, si è informato e ha fatto una selezione accurata delle notizie. Non è precipitoso, aspetta un po’ di tempo prima di azzardarsi a pubblicare qualcosa e quando si decide di farlo, spesso, condivide notizie oggettive con commenti sensati e non precipitosi e forzati. Grazie di esistere vero interessato, ma per fortuna non sono tutti come te, altrimenti non avrei saputo da dover tirar fuori questo articolo!

Questi ideal-tipi sono frutto del mio scorrere la home di Facebook nei giorni della Brexit. È un articolo ironico e generalizzante,  ma se leggi questi profili e ti ritrovi in uno dei primi 5 ecco, ti consiglio di farti qualche domanda e magari di pensarci bene quando pubblichi qualcosa!

Anna Toniolo