«Eh?», l’esordio dei «Volemia», un omaggio a Seattle

Eh?
Volemia
New Model Label – 2016

Disco d’esordio dei «Volemia», giovanissima band della provincia di Varese, «Eh?» è l’esatto connubio di grandi schitarrate come in MammutIn fugaNiagara, e di arrangiamenti più equilibrati e meno violenti come la precisa e scientifica L’ebbrezza del vuoto. I «Volemia» esistono dal 2009, quando i componenti erano dei ragazzini di 14 anni che sognavano il loro primo album, arrivato più o meno puntuale 7 anni più tardi. Una band che si rifà senza nasconderlo ai suoni più violenti degli anni Settanta e al grunge più sporco della scena di Seattle (i Nirvana, do you remember?): distorsioni fortissime, strizzate d’occhio al punk ma anche alle sonorità synth e alle atmosfere importanti e sapientemente costruite.
Dieci brani che possono pretendere di rappresentare completamente l’essenza del gruppo: grunge, noise e psichedelie che si fondono e riescono a dare forma a qualcosa di sensato e coinvolgente. «Eh?» è un ottimo prodotto, tenendo conto ovviamente che si tratta dell’album d’esordio di una band di poco più che ventenni. Alla fine, quando l’ultima Dammi un la si spegne in un tripudio di distorsioni, l’ascoltatore sente nitida la promessa che i «Volemia» implicitamente gli fanno: siamo già forti, ma torneremo ancora più forti di prima. Una minaccia, almeno per gli amanti dei suoni teneri e dolci. Per ascoltatori di questo tipo non c’è spazio in «Eh?»: la band sprizza energia da tutti i pori e riesce, anche grazie al lavoro di Andrea Cajelli al mixer, a riversare tutta questa energia in sprizzante creatività.
Con Michele Quaranta alla voce e al basso, Lorenzo Amadori a batteria e synth e Claudio Corradi alle chitarre e alla seconda voce, i «Volemia» sono riusciti davvero a fare centro, se si conta anche che «Eh?» è stato tutto registrato in presa diretta. E questo evidenzia anche le doti da strumentisti dei membri della band. Davvero un album come pochi: originale e ben fatto. Serve altro?