Sanremo: per i soccorritori il contentino della diretta tv

In questa edizione del Festival di Sanremo, oltre alle categorie «big» e «nuove proposte», sta calcando il prestigioso palco del Teatro Ariston anche quella che si può denominare «eroi del quotidiano».
Per loro, tuttavia, nessun brano inedito da presentare né abiti sfarzosi da indossare per sponsorizzare le case di moda; come abito da sfoggiare con orgoglio hanno la loro divisa, al posto delle canzoni, i racconti commossi delle loro esperienze di straordinaria normalità. Stiamo parlando di membri di Guardia di finanza, Croce Rossa, Soccorso Alpino, Esercito, Protezione Civile e Vigili del fuoco, tra cui persone che hanno lavorato per salvare la vita ai malcapitati ospiti dell’Hotel Rigopiano.
Forse la kermesse sanremese non era proprio l’occasione appropriata per mostrare al pubblico chi si adopera ogni giorno per garantirci supporto e sicurezza (qualcuno ha insinuato che si sia puntato solo a far balzare in alto lo share), ma, al di là di ogni polemica, questo è stato un modo per regalare a questi coraggiosi connazionali un abbraccio sentito da parte di tutti noi cittadini, una pacca sulla spalla virtuale per comunicare loro la nostra gratitudine e, al contempo, per ricordare a noi, gente comune, di non dare per scontato la loro opera.
Tuttavia, portare alla ribalta del palcoscenico pompieri e soccorritori non è sufficiente per valorizzarli. In Italia, infatti,  la situazione è grama e non si sta agendo per porvi rimedio. Anzi.
Proprio in queste settimane sta andando in scena una tragedia per quanto concerne il rinnovo dei contratti per il 2017 per le forze dell’ordine, Esercito, Militari, Polizia, Vigili, Vigili del fuoco, Polizia, Carabinieri. Questo sembra non sarà realizzato, come neanche l’aumento generale degli stipendi, immobili da ben sette anni. Ci si avvia, però, all’introduzione del bonus degli 80 euro, peraltro non strutturale e, perciò, relativo al solo 2017. Insomma, ci si prenderà gioco dei lavoratori non corrispondendo ciò che spetta loro, ma rifilando un ridicolo contentino.
Per giunta, è risaputo trattarsi di un regalino veramente inconsistente (le nonne a Natale allungano mance ben più laute), specialmente quest’anno. Ci attendono, infatti, nuove mazzate sotto la voce bollette di luce e gas, pedaggi autostradali, tariffe postali. In totale, il Codacons stima una spesa media per nucleo famigliare di +986 euro, mentre altre associazioni, più ottimiste, fanno previsioni su una maggiorazione di «appena» 771 euro.
Anche al Corpo Forestale dello Stato, per inchinarsi di fronte alla sua fondamentale azione di difesa della flora e della fauna del Bel Paese, è stato fatto uno scherzetto non da poco. Come saprete, questo, sostanzialmente, è stato soppresso e accorpato ai Carabinieri.
Parliamo di circa 8.500 dipendenti in tutta Italia che hanno dovuto scegliere – lamentano i sindacati – tra vestire la divisa da carabiniere ed essere destinato a una stazione semivuota a riempire gli organici, e la mobilità, con cui percepiranno uno stipendio per due anni e poi- denunciano- rimarranno disoccupati. Inoltre, vi è un aspetto ancora più preoccupante. Diventando a tutti gli effetti dei militari, decaderà il loro diritto di sciopero, in quanto si trasformerebbe in insubordinazione, sottoposta al regime della magistratura militare.
Anche la Protezione Civile, ritenuta una manna dal cielo in questa Italia colpita da disastri naturali, non se la passa bene. Il denaro a essa destinato quest’anno scenderà di 71 milioni di euro, passando da 454,3 a 382,4 milioni. Si taglia, in particolare, sulle spese per gli interventi: gli 80,9 milioni di euro del 2016 diventeranno 38,1 milioni. Al Fondo per la prevenzione del rischio sismico, invece di essere rafforzato visti i terremoti verificatisi di recente e gli enormi danni riportati, vengono, infine, sottratti 44 milioni di euro e il Fondo delle emergenze nazionali si rimpicciolisce di 9 milioni.