Federica, amica prima che collega, se ne va a Ginevra
Mercoledì scorso la nostra Federica Tronci si è laureata in Scienze Politiche, Relazioni Internazionali e Diritti Umani all’Università di Padova. Con noi da ottobre scorso, fra qualche mese proseguirà i suoi studi a Ginevra. Siamo consapevoli sia che non stiamo ricordando una morta, sia che questo articolo imbarazzerà non poco la diretta interessata (sempre pronta a ricordare i meriti altrui e a scordarsi dei propri), però Federica in questi mesi ci ha dato tantissimo e vogliamo ringraziarla in questo modo.
La sua collaborazione con la Voce probabilmente continuerà anche da Ginevra, però le occasioni per vederci saranno davvero poche, per questo chi scrive non può nascondere un po’ di tristezza, nonostante la grandissima soddisfazione nel vedere un’amica (prima ancora che una collega) che riesce a realizzare i propri sogni. Federica mi ha insegnato che cosa significa essere «cittadini del mondo», un termine di cui si è fin troppo abusato ma che in questo caso calza davvero alla perfezione, e che le cose importanti sono solo i sogni che si desidera realizzare. Pur avendo diecimila porte aperte davanti a sé, Federica vuole vivere per aiutare gli altri, per fornire supporto agli ultimi della società, soprattutto alle donne: animata da un femminismo militante («Siamo donne con la “D” maiuscola, vogliamo uomini con la “U” maiuscola», si dice che sia arrivata a sentenziare), motivo di pacate discussioni con il sottoscritto, Federica vuole cambiare il mondo, e ha tutte le carte in regola per dare il proprio prezioso contributo. Anche io ho viaggiato, soprattutto da piccolo, e ho sempre amato viaggiare; conoscere Federica e ascoltarla mentre con gli occhi sognanti mi raccontava della sua esperienza in India è stato il punto di svolta che mi ha fatto tornare la voglia di mettermi in gioco e di non accontentarmi di stare bene nell’orticello che mi sono creato qui a Padova. Nata e diplomatasi in Sardegna, Federica ha vissuto un anno come ragazza alla pari a Parigi, prima di iscriversi all’Università; ha amici più o meno in ogni angolo del globo. La sua festa di laurea è stata l’evento più culturalmente vario a cui io abbia mai partecipato: qualche padovano, la sua famiglia sarda, poi brasiliani, calabresi, pugliesi e così via; un turbinio di diversità che non può che far crescere.
Quando escono queste righe, Federica sta tornando a casa per poi ripartire per la Svizzera, troppo lontano da noi. Siamo consapevoli che le distanze non dividono se i rapporti rimangono, però (anche se la nostra non era una frequentazione costante) sapere che era qui vicino a noi ci dava sicuramente più sicurezza.
Penso di parlare a nome di tutto il blog nell’augurarle di realizzare tutti i suoi sogni: ha le capacità, il coraggio e l’intraprendenza necessari, non penso che serva altro.
Giornalista professionista e fotografo. Ho pubblicato vari libri tra storia, inchiesta giornalistica e fotografia