La redazione per #Germanwings

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Lo sgomento non riesce a lasciare spazio alla razionalità: 150 persone sono morte sul volo Germanwings da Barcellona a Dusseldorf. Fra di loro due neonati e 16 studenti tedeschi che, accompagnati da due insegnanti, tornavano da uno scambio culturale in Spagna. Non vogliamo lasciarci andare a speculazioni che, senza la pubblicazione delle registrazioni delle scatole nere, sarebbero senza alcun fondamento; queste righe hanno piuttosto una sorta di scopo terapeutico: scrivendo si cerca di metabolizzare questo sgomento. Difficile. Pace alle anime che hanno perso la vita quest’oggi, non si cruccino di non poter vivere il proprio domani.

Tito Borsa

L’aereo precipitato, «low cost» come hanno specificato i mezzi di informazione, non era vecchio e nel 2013 era stato sottoposto a manutenzione. Si fatica, dunque, a individuare la causa dell’incidente. Si sa chi sono i morti (c’erano anche neonati e ragazzi tedeschi), ma non perché. Davvero il fatto che fosse low cost è rilevante? Si muore per risparmiare qualche euro su un volo? Io spero di no. Nell’attesa di far luce sulla vicenda (alcuni incidenti aerei non hanno, purtroppo, mai avuto dei colpevoli), senza paura di apparire cinica e inappropriata, vi ricordo che le vittime della strada sono molte di più.

Cecilia Alfier

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Ieri mattina il volo Germanwings partito da Barcellona per Dusseldorf con 150 persone a bordo si è schiantato contro una parete delle Alpi in Provenza: non ci sono superstiti. Secondo i testimoni l’aereo volava basso (come se avesse avuto problemi di pressurizzazione), ma nonostante avesse perso 7000 metri in 8 minuti non risulta che l’equipaggio abbia lanciato l’Sos. L’aereo, che aveva 24 anni, era stato bloccato alcune ore ieri nelle officine Lufthansa di Dusseldorf per problemi al carrello e questa mattina era partito con un forte ritardo. In serata a Zapping 2.0 su radio 1 Rai Debora Serracchiani, che da parlamentare europea aveva fatto parte della Commissione trasporti e turismo, ha espresso preoccupazioni sulla politica dei voli low-cost (Germanwings è il vettore low cost di Lufthansa) lasciando intendere che le compagnie per contenere i costi «taglino» anche dove non dovrebbero.

In attesa di conoscere le cause di questo tragico incidente, esprimiamo la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime.

Zigulì

Ieri mattina, ore 11.30. L’airbus A320 della compagnia low cost Germanwings si schianta contro una montagna nei pressi di Barcellonette, nel sud della Francia. A bordo anche due neonati e una scolaresca tedesca. Secondo il premier francese Valls non ci sarebbe nessun superstite, ma le ricerche continuano, nonostante le difficoltà nel raggiungere il luogo dello schianto che è in alta montagna. Era possibile evitare tutto ciò? L’Ansa riporta che l’aereo non era vecchio ed era stato revisionato in dettaglio nel 2013. Stando poi alle dichiarazioni della compagnia stessa, l’aereo ha seguito la rotta corretta, così come era giusta la quota. Ma a seguito dell’incidente la Germanwings ha dovuto cancellare almeno trenta voli perché gli equipaggi si rifiutano di volare. Come non capirli.

Elena Ferrato