Il turismo è nato nel Medioevo

Probabilmente non ve lo siete mai chiesti, ma già nel Medioevo esisteva un concetto di accoglienza, di locande, di albergatori improvvisati o veri e propri ordini religiosi che davano riparo e cibo ai visitatori e viaggiatori stanchi.

Pare che fin da prima dell’anno mille proprio figure come i monaci e altri servizi religiosi furono i capostipiti del processo di locazione turistica, anche se non come noi la intendiamo.

Infatti, già prima delle crociate, i pellegrini si spostavano di paese in paese, città in città e qualcuno doveva pur dar loro vitto e alloggio. Chi se non coloro chiamati alla missione della carità?

Tuttavia, col tempo il pellegrinaggio non restò l’unico motivo di lunghe traversate; infatti, i primi viaggi di lavoro risalgono ai mercanti medioevali, i quali facevano tappa nei punti di aggregazione dei diversi centri urbani e cercavano riparo anche per molti giorni.

Dopodiché,con l’avvento dell’Umanesimo si iniziarono anche a verificare i viaggi dei cosiddetti dotti. Le prime università e gli ambienti culturali di stampo studentesco richiamavano giovani e non da ogni dove per fare incetta di conoscenza, convegni e feste.
In seguito, anche i tornei attirarono cavalieri e cavalli al seguito, ma, nel caso dei nobili, essi preferivano di gran lunga affittare spaziose case per uso proprio e dei loro aiutanti.

Se da un lato iniziavano a cementarsi quindi i motivi e i personaggi che ancora non possiamo definire turisti, ma certamente viaggiatori, dall’altra le città iniziavano a regolarizzare locande e alberghi che nascevano in concomitanza con il crescente scambio di persone e informazioni.

Sorse così anche la figura dell’oste, albergatore o, per l’appunto, locandiere che inizialmente poteva essere un semplice cittadino chiamato ad ospitare e dare cibo al pellegrino, spinto dal senso comune delle conformità sociali, per cui si era tenuti a essere ospitali. Pare addirittura che, in alcuni casi, se l’ospite avesse trovato la morte durante il suo viaggiare, chi lo aveva accolto fosse anche chiamato alla vendetta dello stesso.

Da qui si posero le fondamenta per fare di un gesto caritatevole un affare remunerativo, con regole ben precise da parte dei comuni nei quali si esercitava la propria attività. Iniziò così la graduale storia dell’ospitalità, settore, questo, in cui il nostro Paese già allora risultava essere in prima linea.

Venezia era porto di mercanti e materie preziose, pertanto di luoghi dediti alla locazione.
Le città dell’Italia centrale erano prese d’assalto dai pellegrini, che frequentavano le locande che nacquero sulle strade della via Francigena.
Infine i vari snodi commerciali della lana come Firenze diventarono importanti luoghi in cui far crescere il mercato del viaggio d’affari.

Insomma, diverse località, diversi motivi di fruizione, ma di certo un’unica grande storia che pian piano, fino ad oggi, si è fatta strada fino a noi, per poi mutare nei secoli e dare vita al’accoglienza odierna.