L’inchiesta de «La Verità»: utero in affitto a 500mila euro

Marianna Baroli, una cronista de La Verità – il neonato quotidiano diretto da Maurizio Belpietro –, si è recata in due cliniche americane fingendosi interessata ad avere un figlio tramite la maternità surrogata, ritrovandosi dinnanzi una dura realtà, per realizzare il suo sogno ha bisogno di ben 140mila dollari. Dunque la generosità di una donna rispetto a un’altra impossibilitata nell’avere un figlio, si tramuta in un vero e proprio mercato di vite, a cui si ha accesso solo se si possiede la cifra proposta.

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La prima clinica a cui si è rivolta la cronista è la Fertiliy Miracles di Calabasas a Los Angeles dove Marianna Baroli si presenta come mamma surrogata.
Il colloquio avviene via Skype attraverso cui la selezionatrice deve verificare le condizioni della mamma e valutare se sia degna di poter «vendere» il proprio utero. Dopo ciò, se ritenuta idonea, la mamma può schermata-2016-11-25-alle-18-04-43guadagnare 500mila dollari, oltre a una lunga vacanza a Beverly Hills con vestiti e accessori firmati e un maggiordomo h24. A tutto ciò va aggiunto, però, che la mamma non sarà libera di decidere cosa mangiare o bere poiché la decisione toccherà alla coppia cui è destinato il neonato. La seconda clinica è riservata ai vip che hanno il desiderio di avere un figlio tra questi Elton John che si dice abbia speso 1 milione di dollari per il suo neonato e la mamma surrogata ha soggiornato nelle suite più famose d’America con tanto di massaggiatrice al seguito.
Le coppie che si rivolgono a queste cliniche hanno anche delle preferenza sulla donatrice, come testimoniato dalla giornalista che afferma che, soprattutto le coppie gay preferiscono le italiane e le latine, inoltre quando la Baroli dice di essere una giornalista l’esperta si esalta dicendo che sono molto accettati i «creativi».
Tutto questo è assurdo, è un delitto alla vita umana ma ciò sembra non essere compreso.
Come afferma il senatore Carlo Giovanardi durate la conferenza stampa organizzata dall’Associazione Provita onlus, «L’utero in affitto è una pratica definita da tutti a livello europeo e internazionale, ignominiosa». Prosegue affermando che «alle parole non seguono i fatti». Infatti la maternità surrogata continua a essere legale in molti paesi, mentre nel nostro è reato.
Oggi il senatore Malan ha presentato un’iniziativa grazie a cui si sta elaborando un disegno di legge che vieta categoricamente l’affitto dell’utero e che aggrava per chi la pratica le pene già previste estendendole fino alla riduzione in schiavitù e favoreggiamento della prostituzione.