Lettere al Direttore: e l’Isis?

Gentilissimo Direttore,

siamo in un momento cruciale della Storia del mondo e voi della Voce che Stecca, sempre attenti per quanto riguarda la politica e la società italiana, lo ignorate: l’Isis presto prenderà il sopravvento, i tagliagole si prenderanno le nostre mogli e le nostre figlie e noi cosa potremo fare? Assolutamente nulla: verremo dominati dagli islamici jihadisti e non avremo il coraggio di ribellarci, pavidi italiani colmi di ignavia. Perché voi tacete? Perché non vi preoccupate di quello che sarà anche il vostro destino? Ricordate che, quando saremo tutti schiavizzati, ce la prenderemo anche con voi.

Cordiali saluti

Alberto

Carissimo lettore,

non posso negare di essere rimasto un po’ angosciato dopo la sua dettagliata descrizione di quello che sarà il nostro futuro. La Voce che Stecca ha deciso (anche se non è stata proprio una decisione, quanto più una tacita scelta) di non occuparsi, per ora, dell’Isis. Questo non perché riteniamo che il pericolo del fondamentalismo islamico sia trascurabile a confronto con Renzi & Co., piuttosto perché non ci sentiamo abbastanza preparati per farlo. Ciò che contraddistingue il nostro blog da molti altri (e persino da molti quotidiani) è che cerchiamo sempre di essere il più informati possibile sugli argomenti che trattiamo: esprimiamo le nostre opinioni che possono anche non essere condivisibili, ma diamo sempre (o quasi) dati e informazioni che non possono essere contestati, in quanto corretti. Sull’Isis questo non ci è possibile. Gli esteri sono una sezione molto importante, in un giornale come in un blog, e sappiamo che è una vera mancanza non averli. Mi auguro comunque, come chiunque altro, che le sue previsioni siano solo un incubo.

Distinti saluti

Tito G. Borsa

direttore.lavocechestecca@gmail.com

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