La politica senza memoria
Girovagando su Facebook non sai mai cosa puoi trovare grazie ad un amico a cui piace questa pagina o che commenta una foto di quest’altra. È stato un procedimento come questo a farmi imbattere quest’oggi in una pagina la cui fotografia raffigurava V, il protagonista del graphic novel di Alan Moore e dell’omonimo film “V per Vendetta”. Non so quanti di voi conoscano il personaggio quindi mi permetto di riassumerne le caratteristiche: V, persona dal passato cruento quanto oscuro, è la personificazione del più puro ideale anarchico, ed è disposto a tutto, fuorché a compromessi, per abbattere il potere costituito.
Personalmente il personaggio di V mi è sempre piaciuto quindi sono andato a dare un’occhiata alla pagina. Mai prima impressione fu così sbagliata. Mi sono trovato circondato da varie immagini raffiguranti quella bella faccia di Mussolini in varie pose: nel mentre che bacia il Tricolore, aiutando i contadini a zappare la terra, rimproverando i politici italiani mediante un astuto fotomontaggio e, dulcis in fundo, un’immagine degna della peggiore galleria degli orrori raffigurante Mussolini che mette il Ministro Kienge su un barcone urlandole “clandestina!”.
Molti di noi giudicheranno le pagine come questa inoffensive, e forse è vero, ma dobbiamo ricordarci che il Fascismo prese il potere in un periodo di grande instabilità del paese che assomiglia per certi versi alla crisi che stiamo vivendo in questi anni. Non ci sarà Mussolini adesso ma non è escluso che un qualche folle riesca ad arrivare al potere illudendo le masse di disperati che ormai non hanno nulla da perdere. Il problema è che tantissime persone, anche giovani, credono alla demagogia distruttiva di queste correnti politiche: Italia agli italiani, negri, rumeni, rom, tunisini a casa loro, onoriamo i soldati che si fanno ammazzare nelle missioni di pace, via i politici corrotti. E dopo? E così si scopre che sono senza idee, oltre ad essere senza memoria.
Tito G. Borsa
Giornalista professionista e fotografo. Ho pubblicato vari libri tra storia, inchiesta giornalistica e fotografia