Programma che vai, Cazzullo che trovi

Primo maggio 2014. Roma. Piazza San Giovanni. Concerto. Una tradizione che prosegue, con alti e bassi, da parecchi anni oramai e che è divenuta, nella sua doppia natura di protesta e di vetrina, un classico del palinsesto di Rai Tre. Bisogna dire che sono stati pochi quest’anno gli artisti per cui valga la pena accendere il televisore, ma la fatica viene ripagata dalla sfolgorante apparizione di Aldo Cazzullo, editorialista del Corriere della Sera. Giornalista di lunga esperienza ed autore di libri ormai divenuti classici come L’Italia de Noantri, come siamo divenuti tutti meridionali oppure Viva L’Italia e ancora L’Italia s’è ridesta, viaggio nel paese che resiste e rinasce e, dulcis in fundo, Basta Piangere! Storia di un’Italia che non si lamentava; Cazzullo è diventato celeberrimo per una sua singolare abilità: apparire ovunque, in qualunque spazio televisivo. Per spiegarvi meglio il potere di Super Aldo (lo proponiamo alla Marvel) ci affidiamo a Youtube. Il 9 dicembre 2012 è su Rai 3 da Fazio. Il 16 gennaio 2013 è da Fabio Volo su Rai 3. Il 30 novembre 2013 torna da Fazio; 18 giorni dopo è ospite a 2next su Rai 2. Il 9 gennaio 2014 è alla Vita Davanti sulla vaticana TV2000 e il 16 febbraio 2014 è su Rai 3 a Ballarò. In più: al Teatro Argentina di Roma presenta il suo libro con Matteo Renzi; intervista Pier Luigi Bersani alla festa del PD; commenta la 55° edizione della Biennale di Venezia e si occupa di un documentario sugli Anni di Piombo. Abbiamo escluso le apparizioni con unico fine la pubblicità del libro: l’elenco sarebbe diventato lungo quanto l’eventuale tunnel Ginevra-Gran Sasso. Ci scuserete se ci siamo comunque dilungati abbastanza a lungo. Il potere di Super Aldo però può causare invidie: un comune mortale, magari uno scrittore esordiente che vuole pubblicizzare il romanzo d’esordio, non può trovare spazio: ogni trasmissione è monopolizzata dal Cazzullo! Non mettiamo in dubbio la bravura, il talento e l’affermata credibilità del soggetto, ma chiunque strabuzzerebbe gli occhi nel vedere un giornalista nei programmi più svariati a parlare dei più svariati argomenti. Stasera al Concerto del Primo Maggio ha intrattenuto la folla con un omaggio ai partigiani, soprattutto alle donne (la grande quota rosa) che si sono distinte durante la Resistenza; chi può non approvare un discorso così significativo nel giorno della Festa dei Lavoratori? Confessiamo però che il Cazzullo-storico c’era ignoto: conoscevamo il Cazzullo-editorialista, il Cazzullo-inviato all’estero, lo storico no. Il documentario sugli Anni di Piombo già citato ci contraddice: è un esperto anche in Storia! Aldo, aiutaci! Confidiamo nel tuo potere.

Si attende replica del diretto interessato.

Tito G. Borsa