Rai, il sovranista Foa alla presidenza? Flashback recenti

Il governo gialloverde ha indicato il giornalista Marcello Foa come prescelto per la carica di Presidente RAI, opzione che dovrà essere confermata dalla commissione di vigilanza RAI. Le opposizioni sono insorte, ritenendo inopportuno affidare tale incarico a un giornalista sovranista. Si è alzato un polverone mediatico su Foa, sottolineando alcune sue posizioni oggettivamente contestabili. Dal punto di vista sovranista, Foa in questi anni ha mostrato un’apertura preziosa verso le tesi di chi ritiene il contesto della costruzione europea fallace e asimmetrico ed è stato piuttosto utile coi suoi contributi riguardanti la costruzione di narrazioni fallaci da parte dei governi. La sua spiegazione del concetto di cornice valoriale collegato al politicamente accettabile ha offerto un grande punto di partenza a chi non si ritrovava più, come i sovranisti, nelle narrazioni del mainstream. Indubbiamente è stato un elemento prezioso. L’idea, comunque sia, è quella che ogni volta che si vanno a scegliere i vertici RAI, la coperta sia troppo corta e sia praticamente impossibile trovare un soggetto che riesca a soddisfare tutte le parti in causa. Così è stato in passato e così probabilmente sarà ora, se Foa dovesse essere confermato dalla commissione. Il compito di Foa dovrà essere quello di offrire un’informazione che dia pari dignità e spazio alle diverse posizioni politiche e culturali, aspetto che in passato non sempre si è verificato. Gli elettori di ideologia sovranista l’hanno vissuto in prima persona, con un numero assai asimmetrico di voci e un continuo disturbo nelle esposizioni, nonché con manipolazioni di dati permesse e non corrette nell’immediato dai conduttori televisivi.

Ecco a voi esempio di tale comportamento, corretto solo nella puntata successiva dalla conduttrice, dopo un piccolo polverone alzato in rete e non più ignorabile.

Qui la doverosa verifica della veridicità della tesi di Bagnai, fonte Bloomberg. L’austerità fece CRESCERE il rapporto, non diminuire. Politiche economiche che in Grecia hanno raggiunto livelli imbarazzanti.

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Ed eccovi anche l’ammissione d’errore della De Romanis, ma su Twitter. C’è una piccola differenza dalla visibilità offerta dalla TV pubblica, specie perché non tutti vanno a guardarsi i dati reali.

Vedete, avere un giornalista alla presidenza della RAI che abbia ben fissati in testa questi temi, può aiutare a ristabilire equità di trattamento, perché ribaltare una narrazione fasulla dell’austerità che fa diminuire il debito, partendo dall’etichetta di pazzi che urlano follie, non è sicuramente un servizio utile al cittadino.

La coperta è sicuramente corta e qualcuno rimarrà deluso, ma in passato è successa la medesima situazione a posizioni ribaltate. Come non ricordarsi Gianni Riotta, ora parte della task force UE contro le fake news, ex direttore del TG1, che sbeffeggia fallacemente l’economista Rinaldi sull’articolo 1 della Costituzione?

Ogni sovranista ha digerito giornalmente questi trattamenti da personaggi che si ergono a ministri della verità, abilitati a livello UE per decidere cosa sia o non sia giusto. La differenza col passato, è che allora non si alzarono i medesimi polveroni che si sono alzati in questi ultimi giorni. Non ci resterà che verificare il lavoro di Foa.