«Safeguard», un progetto per salvare i minori

«Safeguard, più sicuro con il tutore» è il nome del progetto presentato a Bruxelles da Elly Schlein, europarlamentare i Possibile, il movimento di Pippo Civati. L’idea ha come scopo di migliorare il sistema di protezione dei minori non accompagnati. L’iniziativa ha, inoltre, l’obiettivo di evitare che i minori si trasformino in vittime di gruppi criminali. Numerosi sono i soggetti che lavorano per migliorare la tutela dei ragazzi. Tra questi vi sono associazioni e membri delle istituzioni europee.

Elly Schlein, europarlamentare di «Possibile»
Elly Schlein, europarlamentare di «Possibile»

Il progetto è stato avviato nel settembre 2014: esso mette in luce gli evidenti limiti del sistema di protezione dei minori, proponendo un modello alternativo che muove i suoi primi passi in Sicilia, dove vi sono la maggior parte dei flussi migratori. È proprio a causa di quest’ultimi che la problematica dei minorenni si rende più urgente. Solo in Italia si sono registrati 12mila minori non accompagnati, come spiegato da Albarosa Talevi, già referente dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, che ha collaborato al progetto. Nel 2013 è stata presentata una proposta di legge per la creazione di un registro di tutori adatti a questo ruolo, proposta ancora ferma in parlamento. I tutori devono essere cittadini privi di conflitti di interesse e pronti a diventare un punto di riferimento per un massimo di due minorenni. Il sistema si propone di essere veloce e di garantire l’affidamento ai tutori dei minori entro 48 ore dal loro arrivo. L’importanza di tutto ciò è stata ulteriormente ribadita da Elly Schlein a Bruxelles. Tutto ciò per evitare e incentivare l’indebolimento del fenomeno sempre più grande del commercio di organi, di bambini e non solo, anche di donne destinate a cadere nella prostituzione. Al momento in Sicilia, grazie questo progetto, si sono formati 150 tutori ma ne servirebbero molti di più. Affinché il progetto prenda forme importanti e rilevanti occorre il coordinamento europeo per evitare che gli sforzi siano vanificati. Rincuora sapere che esistono persone che realizzano tali iniziative che senza dubbio aiuterebbe ad alleviare tante problematiche che affliggono i ragazzi del nostro paese e non solo, un po’ meno incoraggiante è realizzare che un progetto sicuramente valido come questo e che sottolinea l’urgenza di provvedimenti aspetti ancora delle risposte dal parlamento.