Il segreto del quadrifoglio, uno su diecimila

A macchie sparse fra i prati, lungo gli argini, a ciuffi fra i ghiaini poco curati, il trifoglio bianco è immancabile. Conosciuto anche come erba medica, è la materia prima più comune da cui ricavare il foraggio per il bestiame e note sono le sue proprietà medicinali. Ha tuttavia ancora un segreto da svelare: cosa porta una piantina ogni diecimila a sviluppare quattro foglie, anziché tre? Nessuno può negare di aver provato almeno una volta a trovare l’intruso, dando ascolto alla scaramanzia. Senza addentrarci nel credo comune, saremmo portati a liquidarla come banale mutazione genetica, rara ma non impossibile, un errore nella codifica del DNA. Invece la faccenda si estende oltre il patrimonio genetico: lo sviluppo della quarta foglia è legato all’ontogenesi, o piu banalmente il processo di crescita, che porta da zigote a individuo completo. Mentre si organizza la struttura corporea, le cellule proliferano creando elementi in più. Possiamo assimilarlo ai casi in cui un individuo presenti delle dita in sovrannumero, anch’esse per fortuna casi molto rari. Sono di solito più piccole delle cinque dita canoniche, e spesso non funzionali.
Per prima cosa, va detto che il codice che seguono le cellule per dare origine alle diverse strutture del corpo non è preciso come il DNA. Partendo come staminali, ossia in grado di creare qualunque organo o tessuto, le cellule vengono poi indirizzate a un destino diverso grazie alla presenza di determinate proteine. Prendiamo l’esempio pratico dello sviluppo della mano: inizialmente è un semplice grumo di cellule alla fine dell’arto, fino a che non inizia in determinati settori la produzione delle proteine-traccia stimolata attraverso dei segnali da contatto ( ogni cellula ha sulla superficie delle molecole che a contatto fra di loro trasmettono dei segnali legati alle attività da svolgere). È la concentrazione di queste ad attivare determinate proprietà delle cellule e farle differenziare. A determinate concentrazioni corrispondono quindi determinate strutture; le dita in questo caso. La possibilità di errore è legata al fatto che una delle sostanze guida risulti ugualmente espressa in due zone, dando luogo a due strutture uguali e quindi, ad esempio, il ritrovarsi con… Due indici! O nel caso in cui le proteine non siano espresse, nel mancato sviluppo delle dita.
Il patrimonio genetico può essere corretto, codificare le proteine esatte, ma se queste sono sintetizzate in quantità eccessiva o la cellula non può produrle ( es. fattori ambientali o chimici che la danneggiano) compaiono malformazioni.