Silvio Berlusconi è su Facebook

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Oggi ci dedichiamo alla pagina Facebook «Silvio Berlusconi», raccolta inedita di perle di e su l’ex Cavaliere, in uno dei periodi più neri della sua carriera politica. Vediamole insieme.
«L’Italia non conta nulla perché il premier è venuto fuori da giochi di palazzo e non dal consenso del popolo». Detto da uno che ha appoggiato gli ultimi tre governi (anche se l’amicizia con Renzi pare ufficialmente finita), suona un po’ buffo.
«Vi sembra possibile avere avuto le stazioni di Milano e Roma piene di immigrati per un mare di giorni? Non è possibile che il governo non abbia pensato che con tre pullman li poteva portare alla Fiera di Milano, dove ci sono ambienti climatizzati con cucina e ristoranti e invece li abbi (sic!) lasciati lì, così che giornalisti, televisioni, tutti i viaggiatori li hanno visti e hanno avuto del Paese una sensazione così terribile».
«Mi reco nella Federazione Russa per alcuni giorni per incontrare il Presidente Putin, su suo stesso invito».
Uccelli in fuga.
«In questa situazione di democrazia sospesa, non andare a votare è un “reato” contro se stessi, la propria famiglia, i propri interessi e contro l’Italia».
Parla degli ultimi 20 anni.
«Renzi ha una bulimia per il potere molto preoccupante».
Chissà da chi ha preso.
«Noi avevamo posto fine alla guerra fredda».
E io invece ho buttato giù il muro di Berlino.
«La drammatica evoluzione della situazione in Libia è la dimostrazione di quanto furono sbagliate le scelte occidentali relative al Nord Africa negli anni passati. Scelte che non abbiamo mai mancato di criticare e denunciare».
In effetti è meglio andare a braccetto con Gheddafi.