«Spanish Blues», una modernissima serenata rock

Spanish blues
Mitch and the Djed
2016 – (R)esisto

È uscito pochi giorni fa il disco d’esordio dei «Mitch and the Djed»: a 11 anni di distanza, il frontman Massimiliano Maffeis (alias Mitch) ricorda un travagliato amore spagnolo che porta a questa malinconica serenata moderna. «Spanish Blues», registrato a cavallo fra il 2014 e il 2015, ha una genesi che risale addirittura al 2005, anno in cui avvengono gli eventi che l’album racconta. 10 tracce interamente composte da Maffeis, vero prototipo del cantautore moderno, che sono frutto di una particolare emozione raccolta durante i viaggi in Spagna. Il disco, registrato e mixato al Phoenix Studio di Castel Mella, è stato prodotto tutto «live» per esaltarne l’anima acustica, a sua volta arricchita dal contributo di Levi Alghisi al basso, Francesco Bono alla chitarra elettrica e Stefano Bonetti alla batteria. Ai «Mitch and the Djed» si sono uniti anche Emilio Rossi all’organo Hammond e il violinista Stefano Zeni.
Al di là della presentazione di rito che avete appena letto, non si può negare che «Spanish Blues» sia un piccolo gioiello, un album atipico per gli anni ’10 del Ventunesimo secolo: il particolarissimo sound del gruppo è un marchio distintivo che stupisce per l’estrema originalità. Country, blues, rock psichedelico e hard rock si fondo in un connubio assolutamente riuscito che rende però difficile etichettare con un genere questo lavoro. I testi, come è facile intuire sono in inglese ma risultano estremamente comprensibili e diretti. Ogni canzone racconta un momento diverso dell’amore spagnolo di Mitch: dall’allucinazione etilica di Alcohol woman alla malinconia di Spanish blues, dalla ballada dal sapore irlandese Contry love alla delicata Moon of my life.
Un plauso merita anche la bella copertina, che fa già ben sperare prima ancora di inserire il cd nello stereo. Un bel lavoro come «Spanish blues» non lascia deluso neppure l’ascoltatore più esigente: una serenata forte e delicata, a tratti violenta a tratti dolce, per mostrare come anche la più travagliata relazione amorosa non sia mai solo rabbia e furore.