Vino o birra? Scopriamone le origini

A maggio su questo blog venne pubblicato un articolo che parlava esclusivamente del mondo della birraTuttavia, ora si è aperta una nuova fase stagionale: di fatto si è conclusa la vendemmia in moltissime parti del nostro paese e il vino è oramai l’indiscusso protagonista di questi giorni freddi e coloratissimi.

Sul vino in sé per sé è noto che, come la birra, è praticamente nato agli albori della civiltà, fatto che evidenzia come l’uomo del passato avesse già bisogno di un pretesto per risvegliarsi con il mal di testa il giorno dopo.

Nondimeno, se mentre per la birra sappiamo che il suo sviluppo e consumo maggiori si fecero largo principalmente nel Nord Europa, sappiamo anche che questo era dovuto al fatto che la vite faceva fatica ad attecchire in maniera costante nei punti più periferici del nostro continente.

Il freddo, gli eventi climatici avversi ed una cultura via via sempre più improntata sul altri tipi di produzione alcolica favorirono l’emergere del vino quale nettare di bacco invece nella parte del Mediterraneo che aveva ed ha ancora tutt’ora le carte in regola per ospitare alcuni dei migliori vitigni autoctoni al mondo, oltre che alle esperte maestranze e conoscenze della viticoltura.

Tuttavia, il motivo per cui iniziò una divisione quasi netta di due diversi modi di arrivare a fine serata e dimenticare anche il proprio nome non fu solo dato da una ragione climatica, ma anche dalle culture religiose, in particolare modo dal cristianesimo. Infatti, durante l’Impero Romano, dopo che Costantino sdoganò un movimento che si faceva sempre più sentire tra le fila civili e non solo, fondato da un certo Gesù, il vino prese parte a molte delle funzioni e dei riti della religione cristiana.

In questo modo, anche nei punti più lontani dell’Impero si cercò di riproporre tale bevanda alcolica, ma che tuttavia trovava difficoltà ad essere sempre presente, vuoi per la logistica ( non esisteva un servizio prime ), vuoi per il fatto che dove la birra o il sidro erano oramai parte integrante della dieta più o meno nordica. Perciò, tali bevande vennero a sostituire, tramite speciali approvazioni, il vino in molte pratiche che ne richiedevano il consumo simbolico.

Pertanto, quest’ulteriore passaggio non fece altro se non approfondire la divisione sempre più radicale tra i due diversi metodi di produzione: il primo è quello della birrificazione portato avanti dai monaci e dagli abbati, che ci hanno consegnato ad esempio le birre belghe o d’abbazia; l’altro è quello del vino, cresciuto tra le esperienze e le competenze dei nostri contadini, i quali lo hanno saputo rendere una parte piuttosto importante del nostro patrimonio culturale e storico, oltreché ovviamente enogastronomico.

Che dire, abbiamo tanti modi per festeggiare anche questo Halloween. Sappiate che due di questi sono alcolici, ma approvati comunque dall’operosa mano di uomini di fede che amano affrontare la notte più paurosa dell’anno con le guance rosse.
E voi, siete tipi da birra o da vino?