Voli interni ai Paesi europei limitati e Comuni ecosostenibili: come cambia il turismo

Pare proprio che si stiano imboccando le strade da tempo auspicate dai partiti di indole green. Anche se la realtà è pur sempre intrisa di compromessi, sembra che alcune decisioni in materia turistica, infrastrutturale e ambientale, prese di petto da alcuni governi europei, stiano rimettendo al centro la discussione fra turismo sostenibile e cultura.

Mettendo in fila le questioni partiamo dalla decisione presa ormai un mese fa dai nostri cugini francesi, i quali hanno approvato una legge volta a vietare i voli interni al Paese se sotto la soglia di percorrenza delle due ore e mezza; scelta questa che è stata frutto di un combattuto dibattito con il partito dei Verdi, i quali chiedevano una soglia di quattro ore di percorrenza.

La legge in materia turistico-ambientale prevede infatti che se i voli sono al di sotto della soglia stabilita siano sostituiti dai treni. Questo comporta un problema infrastrutturale. Si dovrà, infatti, tenere conto degli spostamenti non solo turistici ma anche business, dato che anche i voli low cost ne risentiranno, specialmente su alcune tratte, come quelle che comprendono città come Lione, Nantes e Bordeaux.

Mentre a Parigi si prevede quindi di inserire tale provvedimento nel piano di riduzione delle emissioni, a Berlino o per meglio dire Francoforte si è fatto un passo nella stessa direzione, ma con occhio al risparmio per la compagnia area tedesca.
Lufthansa, infatti, verrà appoggiata da ben 17 hub collegati tra Francoforte e altre città interne in cui da luglio 2021 sarà possibile connettersi con i treni al posto dei voli interni, cosa resa possibile dal fatto che già ben 134 mezzi con tratta su binari sono già disponibili. Inoltre, pare che a dicembre 2021 saranno collegate, tra le altre, anche la capitale Berlino.

A ben vedere, la cosa sembra piacere molto alla compagnia, in quanto è spesso calcolato come in relazione ad un volo intercontinentale o a lunga percorrenza, i voli interni sono più costosi per le tasche aziendali, poiché la parte più dispendiosa del volo (carburante soprattutto) si concentra sulle fasi di decollo e atterraggio (argomento di cui già l’Enav si era occupato). Non è difficile quindi immaginare i tedeschi che si fanno i conti alla calcolatrice e arrivano a ovvie conclusioni.

Mentre queste importanti decisioni vengono prese e attuate da alcuni governi europei, in Italia non abbiamo ancora un piano nello specifico in materia, ma una proposta del Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini che aveva pronosticato una maggiore interazione tra Alitalia e Ferrovie dello Stato. Il tutto però vive ancora di incognite, dovute soprattutto al futuro della prima delle due parti tirate in causa.

Tuttavia, nel nostro Paese sono diverse le notizie che guardano con positività al futuro del turismo sostenibile. Infatti, la Regione Piemonte ha premiato 7 micro-borghi che hanno conquistato il primato di località turistiche con il miglior rapporto tra offerta culturale e impatto ambientale. Alagna Valsesia (VC), Avigliana (TO), Candelo (BI), Castellar – Saluzzo (CN), Cortemilia (CN), Ostana (CN) e Vogogna (VCO) sono infatti entrati a far parte dell’elenco dei più sostenibili del Piemonte premiati da un concorso sostenuto da Envipark e dalla Regione.

Oramai da diverso tempo si parla dei borghi come nuovo fronte per il turismo dedito all’outdoor e di ripresa lontana dai luoghi affollati.
Nella speranza che anche gli enti nazionali si inizino a interfacciare con le piccole realtà locali, creando una rete forte e comunicativa tra i vari punti periferici del nostro paese con un alto potenziale turistico, ci possiamo godere alcuni posti in cui l’uomo sembra aver ritrovato una forma di benessere socioeconomico ed equilibrio con l’ambiente.