«Cacca» d’artista

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Mi perdonino i lettori grillini se – neanche fosse la prima volta – mi schiero «contro» il Movimento e (soprattutto) a favore della libertà di fare una battuta di spirito. Chi mi crede vicino a Grillo come sempre sbaglia. Sto parlando della puntata di Che tempo che fa di domenica scorsa, in particolare dell’intervento di Luciana Littizzetto sulle stelle cadenti che in realtà sarebbero «cacca degli astronauti», spiega la comica, per poi concludere «Quando c’è un movimento di pancia, come vogliamo chiamarlo? Movimento 5 Stelle». Una battuta, tutt’altro che scontata, che fa sorridere e che ha scatenato un putiferio: addirittura una raccolta firme è stata organizzata dal cantante Andrea Tosatto, interprete di quella specie di inno del raduno Italia 5 Stelle, avvenuto la settimana scorsa a Imola. Quando queste righe vengono scritte sono 4800 le firme. Poche. Per fortuna.
Difendere a spada tratta Luciana Littizzetto non ha senso perché una battuta come questa, in un momento come questo, non può non far pensare. Quello che ci permettiamo di suggerire agli amici a 5 stelle è di girare il discorso: va benissimo una battuta come questa, ma dev’essere l’inizio di una satira che sbeffeggia – ci si augura con un umorismo un po’ meno da osteria – chiunque: M5S, Lega, Pd, Renzi, Berlusconi e chi più ne ha più ne metta. Questo è un paese civile e democratico. Fare i permalosi porta solo guai.